Assalto anti-Usa a Bengasi, Clinton: "Mia la responsabilità"

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Il segretario di Stato americano Hillary Clinton
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"Obama e Biden non sono coinvolti nelle decisioni sulla sicurezza" afferma il segretario di Stato americano in relazione alla morte dell'ambasciatore Stevens l'11settembre scorso. L'attacco è diventato infatti argomento di scontro in campagna elettorale

"Mi assumo tutta la responsabilità" di quanto accaduto in Libia lo scorso 11 settembre, quando nell'assalto all'ambasciata di Bengasi è rimasto ucciso l'ambasciatore americano Chris Stevens. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, vuole sgombrare il campo da "qualunque tipo di strumentalizzazione politica" in piena campagna elettorale e afferma: il presidente americano Barack Obama e il vice presidente Joe Biden non sono coinvolti nelle decisioni sulla sicurezza, come quella della sicurezza del consolato di Bengasi.

L'assunzione di responsabilità della Clinton arriva mentre il New York Times rende noto l'aiuto che gli Stati Uniti stanno offrendo al governo libico per la creazione di forze speciali per combattere gli estremisti islamici, come quelli che hanno attaccato il consolato di Bengasi. Il Pentagono e il Dipartimento di Stato stanno infatti aiutando - riporta il quotidiano - le autorità a formare almeno 500 membri di forze speciali: l'obiettivo è "rafforzare la capacità della Libia a combattere e difendersi dalle minacce di Al Qaida e dei suoi affiliati". Una formazione possibile grazie allo spostamento di fondi per 8 milioni di dollari, approvato dal Congresso, dal bilancio del Pentagono. Le risorse erano inizialmente destinate agli sforzi anti-terroristici in Pakistan.

In un'intervista alla Cnn, la Clinton, da poco sbarcata in Perù, chiarisce che nei primi giorni seguiti all'attacco a Bengasi c'è stata un po' di "confusione" su quanto accaduto. "Voglio però evitare - mette in evidenza la Clinton - qualunque tipo di strumentalizzazione politica" e "mi assumo la responsabilità dell'accaduto". L'attacco a Bengasi è diventato, infatti, in campagna elettorale, argomento di scontro fra i due candidati, con i repubblicani che hanno criticato duramente le mancanze dell'amministrazione Obama nella gestione dei fatti, soprattutto in termini di sicurezza.

E un commento alle polemiche arriva anche dal nostro ministro degli Esteri Giulio Terzi. "Trovo molto triste" che si svolga un dibattito politico sulla scomparsa di Chris Stevens, un diplomatico "apprezzato da tutti, non so se qualche uomo in più della sicurezza avrebbe impedito l'attacco terroristico"ha detto Terzi a Uno Mattina.

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