Turchia, proteste della Russia per l'aereo siriano dirottato

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Il volo di linea da Mosca a Damasco era stato fatto atterrare da due F16 turchi. Secondo Ankara a bordo c'era "merce illegale che andava segnalata", ma il ministero degli Esteri russo lamenta: "Messa a rischio la vita dei passeggeri"

Continua a salire la tensione tra Siria e Turchia, dopo che la scorsa settimana cinque civili turchi sono stati uccisi da colpi di mortaio siriani. Nelle notte le autorità turche hanno permesso di ripartire alla volta di Damasco all'Airbus A320 decollato da Mosca e diretto in Siria che era stato intercettato in volo dai caccia di Ankara e costretto ad atterrare all'aeroporto Esenboga della capitale. L'aereo passeggeri ha abbandonato il territorio turco alle 02:30 ora locale. Le autorità turche hanno sequestrato parte del materiale a bordo, il cui contenuto non è stato reso noto ufficialmente; ma il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu, ha riferito che a bordo dell'A320 siriano è stata trovata, "merce illegale che sarebbe dovuta essere segnalata", in linea con le regole dell'aviazione civile. Secondo la stampa turca l'aereo trasportava componenti missilistiche e sistemi di comunicazioni militari.

Le proteste della Russia - Sull'argomento è intervenuta anche la Russia, paese dal quale l'aereo era decollato. Da Mosca è arrivata la smentita che a bordo ci fossero armi e  il portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Alexander Lukashevich ha espresso "preoccupazione" per l'intercettazione dell'aereo che "ha messo a rischio la vita e la sicurezza dei passeggeri" e ha lamentato che Ankara non ha informato l'ambasciata russa della presenza di passeggeri russi, circostanza appresa "dai media on line". Lukashevich ha denunciato anche che le autorità turche, "senza spiegare i motivi, e violando la convenzione bilaterale consolare", hanno "negato ai diplomatici russi la possibilità di incontrare i cittadini russi, rimasti bloccati per otto ore all'aeroporto" e addirittura senza che fosse garantita loro la possibilità di alimentarsi. La parte russa quindi "esige dalle autorità turche una spiegazione dei motivi di tali azioni nei confronti di cittadini russi" e ritiene necessario "prendere le misure per impedire incidente del genere in futuro".

Siria: "Equipaggio aggredito" - Inoltre la direttrice della compagnia Syrian Airlines, Ghaida Abdullatif accusa le autorità di turche di aver ""aggredito i membri dell'equipaggio" dell'Airbus siriano.  La ragione dell'aggressione, ha aggiunto la responsabile siriana, è che l'equipaggio si e' rifiutato di firmare un documento in cui dichiaravano che avevano chiesto essi stessi di effettuare un atterraggio di emergenza.

La Siria interrompe rifornimenti dalla Turchia - Damasco intanto ha deciso di sospendere l'acquisto di energia elettrica dalla Turchia. A darne notizia è stato il ministro turco dell'Energia, Taner Yildiz, spiegando  che la decisione risale a "una settimana fa". Il ministro, che non ha chiarito le motivazioni della decisione, ha precisato che Ankara è  pronta a riprendere le forniture, se una richiesta in questo senso dovesse arrivare da Damasco. La Turchia copriva finora circa il 20% delle forniture di elettricità alla Siria. A giugno scorso aveva annunciato un possibile taglio della fornitura in seguito all'abbattimento di un suo jet militare da parte delle forze siriane.

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