Vignette su Maometto, "le violenze aumenteranno"

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Così il numero uno dell'Organizzazione che raggruppa 57 Paesi musulmani ha espresso "sgomento e costernazione" per i disegni satirici pubblicati dal giornale francese Charlie Hebdo. Ambasciate chiuse in vista del possibile venerdì di protesta

Il segretario Generale dell'Organizzazione della Conferenza Islamica (Oic), il turco Ekmeleddin Ihsanoglu, ha avvertito che la pubblicazione in Francia delle vignette su Maometto "contribuirà ad aumentare ulteriormente i tumulti e le violenze" già provocati dal film The Innocence of Muslims. Una situazione di tensione che ha spinto alcuni paesi occidentali a chiudere le proprie sedi di rappresentanza displomatica nei Paesi arabi.

Il numero uno dell'Organizzazione, che raggruppa 57 Paesi musulmani, ha espresso "sgomento e costernazione" per le vignette di Charlie Hebdo. Ihsanoglu ha esortato i leader politici e religiosi del mondo a "unirsi contro i fanatici e i radicali coinvolti nella destabilizzazione della pace e della sicurezza mondiali" tramite l'incitamento all'intolleranza religiosa. Per il capo dell'Oic, la comunità internazionale deve prendere atto delle "pericolose implicazioni" delle iniziative che incitano all'odio "trincerandosi dietro il pretesto della libertà di espressione".    

Ihsanoglu ha esortato le genti di tutte le fedi a unirsi contro questa "spregevole campagna di diffusione dell'odio". A proposito del film anti-islamico, anche la Commissione per i diritti umani dell'Organizzazione della Conferenza Islamica ha emesso un durissimo comunicato nel quale si "condanna con forza questo atto aberrante e riprovevole che rappresenta un irresponsabile abuso del diritto alla liberta' di espressione".

Intanto emergono nuovi dettagli sulla morte dell'ambasciatore degli Stati Uniti Uniti in Libia Chris Stevens, ucciso a Bengasi nei giorni scorsi. Una fonte a lui vicina ha rivelato alla Cnn che si sentiva nel mirino di al Qaeda da tempo e affermava di sapere già mesi fa che il suo nome era sulla lista degli obiettivi dell'internazionale del terrore.  In particolare, secondo la stessa fonte, l'ambasciatore citava l'ascesa dell'estremismo islamico e la crescente presenza di al Qaeda in Libia.

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