Terremoto in Iran: i morti sono almeno 300

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Le due scosse che hanno colpito Tabriz, nel nordovest del Paese, hanno causato 5000 feriti. Trecento villaggi devastati. Si continua a scavare. Gli Stati Uniti: "Pronti a offrire assistenza"

Ancora scosse e tanta paura, mentre continua a salire il numero delle vittime del terremoto che ha colpito l'Iran (guarda la mappa): i morti sono ormai 300. Gli ospedali sono strapieni, si contano almeno 5.000 feriti, la Mezzaluna Rossa riferisce di "oltre mille villaggi colpiti" e di "16 mila persone che stanno ricevendo aiuti".
La situazione è drammatica, mentre si lotta contro il tempo per aiutare i superstiti del sisma. In un messaggio al collega iraniano Ali Akbar Salehi, il ministro degli Esteri Giulio Terzi si dice "vicino e solidale" alle popolazioni e auspica una "piena ripresa delle aree colpite".
Gli Stati Uniti parlano di tragedia e si dicono "pronti a offrire assistenza in questo momento diffcile".
Anche il Papa ha lanciato un appello alla solidarietà ai terremotati nel corso dell'Angelus.

Dopo le due potenti scosse di sabato 11 agosto nella provincia di Tabriz (di magnitudo 6,4 e 6,3) , nel nord-ovest dell'Iran, la terra è tornato a tremare con una nuova forte replica di magnitudo 5.1 seguita da almeno una quarantina di scosse di assestamento.
Il ministro dell'Interno Mostapha Mohammad Najar, che si è recato nei luoghi della tragedia su ordine del presidente Mahmoud Ahmadinejad, annuncia che le operazioni di salvataggio sono terminate nel pomeriggio e che ora la priorità è  "assicurare un riparo e cibo ai superstiti".
Secondo il ministro, 4.329 tende, 10 mila coperte e 18 mila confezioni di alimenti sono state già consegnate. Tuttavia sono migliaia le persone ancora nelle strade o in tendopoli di fortuna, terrorizzate.

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