Il premier giapponese: "Decenni per decontaminare Fukushima"

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L'esplosione della centrale di Fukushima
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L'annuncio durante una convention del suo partito: "Ci vorranno tre, cinque, dieci anni per poter riprendere il controllo della zona, ma molto di più per rimediare alle conseguenze dell'incidente". FOTO E VIDEO: LO SPECIALE

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Ci vorranno decenni per decontaminare il sito della centrale nucleare giapponese di Fukushima, colpita dal terremoto e dal seguente tsunami l'11 marzo scorso.
Durante una convention del Partito democratico al potere in Giappone, il primo ministro nipponico, Naoto Kan, ha dichiarato che per la decontaminazione del sito della centrale ci vorranno decine di anni, presentando per la prima volta un programma di lungo termine per questo tipo di operazione.

Il potente sisma del marzo scorso danneggiò gravemente i sistemi di raffreddamento della centrale (guarda le immagini), permettendo una parziale fusione delle barre di combustibile nei tre reattori, provocando una delle peggiori catastrofi del nucleare civile che il Paese abbia mai conosciuto e la più grave a livello mondiale dopo quello di Cernobyl del 1986.
Il premier Kan ha deplorato il fatto che "un gran numero di persone sia stato costretto ad abbandonare la zona intorno alla centrale", e ha allertato il Paese precisando che "ci vorranno tre, cinque, dieci anni per poter riprendere il controllo della zona e altri decenni per rimediare alle conseguenze dell'incidente".

Recentemente il governo giapponese aveva annunciato un progetto a breve termine per ristabilire la centrale nucleare, ma mai, prima di ora, aveva quantificato la durata del programma per mettere fine alla crisi.

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