Strauss-Kahn torna libero. La procura: il caso non è chiuso

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L’ex direttore del Fondo monetario internazionale, accusato di stupro e in arresto dallo scorso 15 maggio, ha ottenuto la revoca dei domiciliari. Resta in libertà vigilata. La cameriera che lo accusa avrebbe mentito. VIDEO: L’USCITA DAL TRIBUNALE

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Colpo di scena a New York sul caso Strauss-Kahn: dopo le rivelazioni del New York Times, secondo cui l'intero impianto d'accusa nei sui confronti si reggerebbe su menzogne, l'ex direttore generale del Fondo Monetario Internazionale ha ottenuto la revoca degli arresti domiciliari.
Dovrà rispettare però il regime di libertà vigilata e la Corte di New York ha spiegato inoltre che il caso non è ancora chiuso.
La notizia era stata anticipata dall'agenzia Bloomberg, che ha sottilenato come l'ex direttore del Fmi riavrà indietro la cauzione depositata ma resterà soggetto a restrizioni per i viaggi.

L'ex direttore generale del Fondo Monetario, Internazionale, Dominique Strauss-Khan, è uscito dal palazzo di Giustizia di Manhattan sorridente, una mano sulla spalla della moglie, Anne Sinclair (GUARDA LE FOTO). I due hanno attraversato una vera e propria folla di giornalisti e fotografi, contenuti dietro ad apposite transenne.
Strauss-Kahn e la moglie hanno sorriso ai giornalisti, ma non hanno fatto alcun gesto né pronunciato alcuna parola.

Durante l'udienza sulle modifiche delle condizioni per la cauzione, i pubblici ministeri hanno detto che la credibilità della donna al centro del caso è stata messa in discussione.  Di conseguenza il tribunale ha dato il via libera alla scarcerazione di Strauss-Kahn e la cauzione gli è stata restituita. L'ex direttore dell'Fmi si è detto disponibile a tornare in tribunale se necessario, anche per l'udienza del 18 luglio.
"Mi rendo conto che le circostanze di questo caso sono sostanzialmente cambiate e concordo che il pericolo di fuga si è ridotto notevolmente. Rilascio il signor Strauss-Kahn", ha detto il giudice Michael Obus.

L'arresto ha costretto Strauss-Kahn a dimettersi dal Fondo Monetario Internazionale (spianando la strada alla nomina di Christine Lagarde) e sembrava aver stroncato le sue speranze di concorrere per l'Eliseo, proprio a poche settimane dal previsto annuncio della sua candidatura.
I sostenitori di Strauss-Kahn nel partito socialista hanno espresso la loro soddisfazione per l'apparente cambio di rotta nel processo e alcuni hanno manifestato la speranza che Strauss-Kahn possa tornare a candidarsi per le elezioni presidenziali del 2012.

Fin dall'inizio, il caso si regge sulla testimonianza della presunta vittima, una immigrata guineana di 32 anni che era entrata per fare le pulizie nella suite da 3.000 dollari all'hotel Sofitel dove alloggiava Strauss-Kahn.
Una fonte vicina alle indagini, secondo quanto riportato dal New York Times, ha detto che la cameriera ha ripetutamente mentito e che i pubblici ministeri non credono più al racconto della donna in merito alle circostanze della violenza e al suo background. Il fratello dell'accusatrice ha detto invece che la sorella è vittima di una campagna diffamatoria.

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