Terremoto e tsunami: centinaia di morti in Giappone. VIDEO

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Il sisma di magnitudo 8.9 ha colpito la costa nordest, seguito da un'onda anomala: i morti potrebbero essere più di mille. A Sendai centinaia di cadaveri sulla spiaggia, allerta in tutto il Pacifico. Rischio di fughe radioattive dalle centrali nucleari

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Un terremoto di magnitudo 8.9 ha colpito la costa nordorientale del Giappone provocando centinaia di morti, vasti incendi e uno tsunami che nel porto di Sendai è arrivato a un'altezza di 10 metri.

Le scosse sono state avvertite dalla capitale Tokyo alla prefettura settentrionale di Miyagi (guarda la mappa). Due treni risultano dispersi dopo il passaggio dell'onda anomala: uno era in servizio sulla costa nella prefettura di Miyagi, mentre il secondo convoglio è scomparso nella prefettura di Iwate, sempre nel nord est.

Si tratta del sisma più forte degli ultimi 140 anni (guarda i video pubblicati su Youtube). Il ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, ha dato disposizioni alla struttura diplomatica di accettare gli aiuti internazionali.

Secondo quanto riferisce l'agenzia Kyodo News, le autorità giapponesi stimano che il bilancio delle vittime del terremoto e del successivo tsunami potrebbe superare i 1.000 morti.

Le scosse - L'epicentro è stato localizzato a una profondità di 24 chilometri al di sotto del fondale marino e 130 chilometri a est del porto di Sendai, capoluogo della prefettura settentrionale nipponica di Miyagi, che è tra le città più devastate. Dopo quella principale, e maggiormente distruttiva, i sismografi hanno riportato non meno di otto scosse di assestamento.

Tanta paura per le strade di Tokyo (guarda il video): molte persone hanno riportato lesioni in seguito al crollo del tetto di una scuola, dove era in corso una cerimonia di consegna dei diplomi alla quale stavano partecipando circa seicento studenti.
Bloccati i treni-proiettile, chiuse centrali nucleari e raffinerie: in quella di Iichihara, vicino alla Capitale, si è sviluppato un incendio, così come era già avvenuto nel porto, dove si erano innescati almeno sei focolai. Chiuso anche l'aeroporto di Tokyo. Tutti i porti giapponesi sono stati chiusi e le attività sospese.


Lo tsunami uccide più di 200 persone a Sendai - Nel porto del capoluogo di Sendai, testimoni oculari hanno riferito di aver visto abbattersi uno 'tsunami' alto ben una decina di metri: esattamente come avevano preavvertito le autorità, ma in un tempo ancora più rapido rispetto alle pur pessimistiche previsioni. L'onda ha trascinato via tutto quello che ha trovato sulla sua strada, compresi edifici, imbarcazioni e auto (guarda il video di persone intrappolate in casa che chiedono aiuto). Su una spiaggia di Sendai, nell'isola di Honshu, sono stati trovati tra i 200 e i 300 cadaveri.

Allerta tsunami nel Pacifico
- Ma è allerta tsunami in tutto il Pacifico a eccezione del territorio continentale di Usa e Canada. Tra i Paesi interessati ci sono Russia, Taiwan, Filippine, Indonesia, Papua Nuova Guinea, Fiji, Messico, Guatemala, El Salvador, Costa Rica, Nicaragua, Panama, Honduras, Cile, Ecuador, Colombia e Perù.

Alle Hawaii le autorità hanno ordinato l'evacuazione di tutte le aree costiere e anche in California centinaia di persone lungo la costa sono state evacuate a titolo precauzionale per il timore dell'arrivo di onde anomale. E un'ondata dello tsunami proveniente dal Giappone è giunta in Messico: lo rende noto il presidente Felipe Calderon, precisando che questo "primo impatto non ha superato il livello della marea alta".

Rischio di fughe radioattive dalle centrali nucleari  - Il governo di Tokyo (guarda il video del terremoto avvertito durante una riunione in Parlamento) ha deciso di dichiarare una situazione di emergenza sull'energia nucleare. La misura è stata annunciata in caso di fughe radioattive da centrali nucleari o di avarie nel sistema di raffreddamento e una piccola fuga radioattiva potrebbe verificarsi nella centrale di Fukushima, secondo quanto ha riferito il ministro dell'Industria.
Le autorità della prefettura nord-orientale di Fukushima hanno immediatamente ordinato l'evacuazione di circa duemila persone residenti nel raggio di 2 chilometri dalla centrale nucleare, dove è salito oltre il normale il livello di radiazioni. In particolare l'aumento è stato registrato nell'edificio che ospita le turbine del primo reattore. Le violenti scosse hanno fatto cedere anche una diga non lontano dalla centrale, travolgendo una città (guarda il video).

Intanto, l'Aiea ha affermato in un comunicato che sta cercando di raccogliere ulteriori informazioni su quanto sta succedendo e se le installazioni nucleari potrebbero essere a rischio  per le conseguenze dello tsunami generato dal terremoto. Le quattro centrali nucleari più vicine all'epicentro del sisma, ricorda infine 'Europa Press', erano state immediatamente bloccate per sicurezza.

I precedenti - La costa nordorientale del Giappone sul Pacifico, Sanriku, in passato è stata colpita da terremoti e tsunami e un sisma di magnitudo 7.2 si era verificato mercoledì. Nel 1933, un sisma di magnitudo 8.1 nella zona provocò la morte di oltre 3.000 persone.

Migliaia di volte più violento di quello in Abruzzo - E' stato "alcune migliaia di volte" più violento di quello dell'Aquila del 6 aprile 2009, il terremoto che ha colpito il Giappone. Lo ha detto il funzionario di sala sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Francesco Mele. "La magnitudo - ha spiegato - si calcola su una scala logaritmica, per cui all'aumento di ogni grado corrisponde un aumento pari a un fattore 30". Di conseguenza un terremoto di magnitudo 8,2 e' 900 volte più violento rispetto a un sisma di magnitudo 6,2, come quello che ha colpito L'Aquila tre anni fa.

Gli italiani in Giappone - Sono 1.972 gli italiani che vivono in Giappone secondo l'ambasciata italiana (leggi le testimonianze dei connazionali in Giappone), che è riuscita a contattare 10 dei 28 connazionali residenti nelle aree maggiormente colpite dal terremoto e dalla serie di tsunami che si è abbattuta sul Giappone del nord-est. Il ministero degli Esteri ha attivato un'unità di crisi, in contatto con l'ambasciata a Tokyo, per verificare l'eventuale coinvolgimento diconnazionali nel sisma. Secondo quanto riferito dalle autorità giapponesi alla nostra ambasciata, per il momento, non risultano vittime italiane.

Spostato l'asse terrestre - Secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il terremoto "avrebbe spostato l'asse di rotazione terrestre di quasi 10 centimetri". Una nota dell'Ingv spiega che l'impatto di questo evento sull'asse di rotazione è stato molto maggiore anche rispetto a quello del grande terremoto di Sumatra del 2004 e probabilmente secondo solo al terremoto del Cile del 1960.

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