Da Balkanleaks a Indoleaks: Wikileaks e i suoi fratelli

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Le home page di Indoleaks e Balkanleaks
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Documenti riservati sull'Indonesia o sulla corruzione nei Paesi della penisola balcanica. Così nuovi siti seguono, a livello locale, l'esempio di Julian Assange. E c'è attesa per l'arrivo di Openleaks, creato dall'ex braccio destro dell'hacker australiano

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di Alberto Giuffrè

Documenti top secret diffusi su internet (più o meno) senza filtro. L'idea alla base di Wikileaks è semplice e, come era prevedibile, sta iniziando a fare scuola. Sta per nascere così Openleaks, fondato dall'ex braccio destro di Julian Assange. E nei giorni scorsi sono stati lanciati Balkanleaks e Indoleaks che, come lasciano intendere i nomi, promettono di creare scompiglio a livello locale (in cantiere c'è anche Brusselleaks, dedicato ai segreti dell'Unione Europea). In quel "leaks", traducibile come "fuga di notizie", sta tutto lo spirito di queste iniziative.

I fuoriusciti - La notizia era trapelata più di un mese fa: Daniel Domscheit-Berg, che ha abbandonato Wikileaks in settembre insieme ad altri attivisti, in polemica con la gestione di Assange, stava per mettere in piedi un sito concorrente. Il progetto sta per diventare realtà. Si chiama Openleaks e vedrà la luce nelle prossime ore. Pare che la struttura sarà diversa da quella di Wikileaks. I gestori infatti si occuperanno di ricevere i documenti riservati ma la pubblicazione verrà affidata ai cosiddetti media tradizionali (quotidiani e siti di tutto il mondo) che valuteranno la rilevanza dei documenti da pubblicare.
Secondo indiscrezioni l'ex braccio destro di Assange criticava l'eccessiva attenzione riservata dall'hacker australiano al governo Usa. Si può immaginare così che il nuovo portale darà più spazio ai file provenienti dai piani alti degli altri governi occidentali.

I Balcani segreti - Apre all'insegna della trasparenza Balkanleaks. L'obiettivo dichiarato subito in home page è chiaro: combattere la criminalità organizzata e la corruzione diffuse lungo tutta la penisola balcanica. Seguono le istruzioni per inviare i documenti in forma anonima. Tra i primi pdf che è possibile scaricare c'è un rapporto dal titolo "The State-Mafia simbyosis in Bulgaria". Niente di inedito, a dire il vero, visto che si tratta di carte già pubblicate nel 2008 su un settimanale bulgaro. ll portavoce del gruppo che gestisce il sito si chiama Atanas Chobanov ed è un giornalsita attivo nella lotta per la libertà di stampa.

Notizie riservate dall'Indonesia - E' nato da poco ma sta già facendo parlare di sé Indoleaks. Tra i colpi messi a segno dal sito di Jakarta c'è la pubblicazione di una conversazione tra l'ex presidente Suharto e un ex inquilino della Casa Bianca, Gerald Ford. Argomento di discussione datata 1975? Il comunismo e Timor Est. Il sito soffre ancora di qualche problema tecnico che lo rende in parte inaccessibile ma, almeno per il momento, il governo ha dichiarato di non essere preoccupato dai file in possesso di Indoleaks. A dare la notizia dell'apertura del sito è stata la stessa Wikileaks su Twitter.

Assange in carcere - Intanto martedì 14 il capo di WikiLeaks Julian Assange comparirà per la seconda volta davanti al Westminster Magistrates Court, il tribunale che si occupa delle gestione di mandati di arresto europei, internazionali e delle procedure relative all'estradizione - che, in teoria, dovrebbe avvenire entro 21 giorni dall'arresto. Assange ha però rigettato le accuse di stupro e molestie mosse dai magistrati svedesi e ha di conseguenza rifiutato di essere trasferito in Svezia. L'iter, dunque, si complica. E mentre la sua idea continua a diffondersi lui rimane dietro le sbarre.


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