Londra, "l'attacco reale" degli studenti

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(Credits: Getty Images)
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Scontri nella capitale inglese dopo l'aumento delle tasse universitarie. Più di 50 feriti e 20 manifestanti fermati, ma foto e titoli dei media britannici sono quasi tutti dedicati al danneggiamento della macchina sulla quale viaggiavano Carlo e Camilla

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Il Guardian, Il Daily Express, Il Daily Mail, Il Daily Telegraph: il giorno dopo le proteste di studenti a Londra contro il caro-università i principali quotidiani britannici dedicano, come è ovvio, le loro prime pagine alle scene di guerriglia urbana avvenute nella capitale inglese. Ma titolano perlopiù sull'attacco "reale" dei manifestanti contro la macchina di Carlo e Camilla.
Nella giornata di giovedì 9 dicembre, a Londra, decine di migliaia di studenti sono scesi nelle strade per protestare contro l'aumento delle tasse universitarie da 3mila a 9mila sterline l'anno.
Le manifestazioni si sono però trasformate in duri scontri con la polizia. I manifestanti hanno preso di mira la Camera dei Comuni e hanno fatto irruzione nel ministero del Tesoro prima di attaccare, appunto, l'auto su cui viaggiavano il principe Carlo e la moglie Camilla che sono rimasti illesi.
L'auto però, è rimasta danneggiata: un vetro è andato in frantumi e una fiancata è stata imbrattata con la vernice. Ha fatto il giro del mondo ed è finita in prima pagina una foto dei due occupanti terrorizzati dentro la Rolls Royce.

Più di cinquanta feriti e venti manifestanti fermati - Negli scontri, scoppiati anche nella zona di Oxford Street, sono rimasti feriti dodici agenti e quarantatrè manifestanti, alcuni dei quali in modo grave. Venti manifestanti sono stati fermati. Il clima di tensione generale che già si era profilato nelle prime ore della mattinata di giovedì ha visto un'escalation vertiginosa dopo l'approvazione della legge.
La zona attorno a Westminster e Parliament square è stata interamente isolata al traffico. Alle manifestazioni non hanno partecipato solo studenti.

"Come faccio a pagare l'università a mia figlia?" - John è un padre di famiglia: "Guadagno 21 mila sterline l'anno. Vorrei sapere come faccio a pagare l'università a mia figlia", ha protestato.
Janet Ashdon, 24 anni, studente alla London School of Economics, si è detta "fortunata perché all'ultimo anno, ma per i miei colleghi sarà impossibile andare avanti".
Alex, 23 anni studente al King's College di Londra ha raccontato: "Sono a Trafalgar dalle otto di stamattina (di giovedì, ndr), poi in piazza e poi mi sono allontanata perché ho visto che la polizia ha cominciato a transennare. Non ho visto alcuna violenza". Ma di fatto in Parliament square e davanti al Ministero delle Finanze sono volate bottiglie, razzi e sassi.

Gli studenti: è solo l'inizio - "Siamo scesi in piazza a migliaia e vinto la battaglia dell’opinione pubblica. Abbiamo perso alla Camera dei comuni solo perché i parlamentari hanno tradito le loro promesse. Noi siamo incredibilmente delusi ed arrabbiati con i politici che ci hanno abbandonati così brutalmente. Hanno votato per una riforma che sanno essere inadeguata, non necessaria e sbagliata. Ma questa non è la fine, e la nostra protesta e il nostro lavoro hanno acceso la scintilla di una nuova ondata di attivismo che crescerà più forte di giorno in giorno" spiega Aaron Porter, il presidente del NUS (National Union of Students). E aggoinge: "Sono incredibilmente orgoglioso del movimento degli studenti oggi e siamo pronti per affrontare il prossimo passo di questa campagna insieme. E’ in gioco il nostro futuro".

Tutti i video della protesta contro l'aumento delle tasse universitarie


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