Venti di guerra tra le due Coree. Morti due soldati

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Dal Nord sparati colpi di artiglieria contro l'isola di Yeonpyeong. Decine di case in fiamme, feriti diversi militari. Seul risponde al fuoco e dice: "Provocazione militare, non ne tollereremo un'altra". Pyongyang: "Hanno iniziato loro". FOTO E VIDEO

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Venti di guerra tra le Coree - Lampi di guerra tra le due Coree, dopo che l'artiglieria di Pyongyang ha sparato un centinaio di colpi verso l'isola sudcoreana di Yeonpyeong, nel mar Giallo, uccidendo due marines di Seul e ferendone altri 16 e tre civili. Una settantina le case.
La Corea del sud ha risposto sparando un'ottantina di colpi di artiglieria e decretando il massimo livello di allerta in tempo di pace. I caccia di Seul sono immediatamente decollati e hanno sorvolato l'isola.

Il presidente sudcoreano, Lee-Muung-bak ha avvertito che il suo Paese dovrà sferrare "un'enorme rappresaglia per impedire che simili provocazioni si ripetano" e ha osservato che l'attacco può essere assimilato a "un'invasione del sud".
Pyongyang sostiene invece di aver risposto al fuoco dopo "spregiudicate provocazioni militari da parte del sud" che avrebbe aperto il fuoco verso le sue acque territoriali.
Nell'area era in corso un'esercitazione militare di Seul, che nega però di aver aperto il fuoco verso il nord. "Continueremo a colpire senza pietà e senza alcuna esitazione se il nemico
osa invadere le nostre acque territoriali di un solo millimetro", ha fatto sapere l'agenzia di Pyongyang, Kcna.

Cronaca dell'attacco - L'attacco nordcoreano è avvenuto alle 14,24 ora locale
(quando in Italia erano le 07,34 di martedì 23 novembre). I 1.600 abitanti sono stati
trasferiti nei bunker, alcuni sono fuggiti su barche di pescatori. L'isola sorge 3 chilometri a sud della contestata frontiera marittima tra le due Coree.

La condanna dell'Onu - Il Consiglio di sicurezza dell'Onu per il momento non terrà sedute su quello che è uno dei più gravi incidenti militari dalla fine del conflitto intercoreano, nel 1953. Ma un portavoce di Ban Ki-moon ha condannato l'attacco e ha invitato alla moderazione.

La preoccupazione internazionale - Il governo cinese si è detto molto preoccupato e ha invitato le parti a tornare alla ragionevolezza. La Russia ha invitato a evitare un'escalation. Da Washington è giunta la "ferma condanna degli Usa. L'Italia, con il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha "condannato fermamente" l'attacco e ha auspicato una risposta "dura".
La nuova tensione arriva in un momento già molto difficile per i rapporti tra le due Coree, con la malattia del leader del nord, Kim Jong-Il, che rende probabile un'imminente successione a beneficio del figlio minore, e la rivelazione sabato scorso che Pyongyang dispone di un nuovo sofisticato impianto per l'arricchimento dell'uranio , notizia che ha allontanato la ripresa dei negoziati a sei interrotti sei mesi fa.

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