Assange perde pezzi, concorrenza in arrivo per WikiLeaks

Mondo
Julian Assange, fondatore di Wikileaks
julian_assange_wikileaks

In polemica con il fondatore del portale due attivisti starebbero per creare un nuovo spazio per ospitare documenti riservati provenienti da tutto il mondo. La replica: "Gli auguriamo buona fortuna"

Guarda anche:
L'intervista a Julian Assange
WikiLeaks, Marracino non si sparò: fu ucciso da fuoco amico
Wikileaks, nuova accusa di stupro per Assange

di Alberto Giuffrè

Con la scelta di pubblicare sul web documenti riservati su Afghanistan e Iraq, WikiLeaks non si è certo attirata le simpatie del governo americano. Sembra però che anche all'interno dell'organizzazione i malumori contro il fondatore, Julian Assange, siano cresciuti. Tanto da spingere alcuni attivisti ad abbandonare il sito per fondarne uno tutto nuovo. Uno di loro sarebbe Daniel Domscheit-Berg, che ha abbandonato WikiLeaks in settembre, in polemica con la gestione di Assange. Esistono altri siti che pubblicano documenti riservati, come Cryptome.org e Secrecy News, ma per la prima volta in questo caso la concorrenza a WikiLeaks arriverebbe da una costola del portale.

A dare la notizia è il Wall Street Journal che riporta una dichiarazione di Kristinn Hrafnsson, portavoce di WikiLeaks: "Ci sono segnali che Daniel insieme ad altri stia mttendo in piedi un'impresa simile. Gli auguriamo buona fortuna".
Di recente Julian Assange ha dichiarato che WikiLeaks ha temporaneamente smesso di accettare nuovi documenti a causa di un'eccessiva mole di lavoro impossibile da smaltire in tempi brevi. E tra le accuse lanciate da Daniel Domscheit-Berg ai suoi ex colleghi c'è proprio quella di dedicare troppa attenzione ai file su Afghanistan e Iraq, dimenticando tutti i documenti segreti provenienti dagli altri Paesi.

L'ultima bufera su WikiLeaks si è abbatuta nelle scorse settimane con la pubblicazione di rapporti segreti riguardanti la guerra in Iraq. Molte voci critiche si sono levate sull'autenticità dei file, alcuni dei quali riguardanti i militari italiani e l'uccisione di Nicola Calipari.
Intanto il fondatore di WikiLeaks ha fatto sapere che potrebbe chiedere asilo in Svizzera e trasferire lì il suo sito Web per permettergli di lavorare in sicurezza. "Sto valutando se chiedere asilo", ha detto Julian l'australiano parlando alla tv svizzera Tsr. Assange si trova a Ginevra per un intervento alle Nazioni Unite in programma oggi, venerdì 5 novembre, quando il Consiglio Onu per i diritti umani analizzerà i dati sui diritti umani relativi agli Stati Uniti.

WikiLeaks? "Può essere reso inaccessibile per sempre"
WikiLeaks: e ora provate a dichiararci cyberguerra

Mondo: I più letti

[an error occurred while processing this directive]