Love Parade, "ecco dove ha sbagliato la polizia": il video

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Gli organizzatori del festival di Duisburg, dove a luglio 21 ragazzi hanno perso la vita dopo una ressa infernale, hanno messo online un documentario e tutte le riprese delle telecamere di sicurezza per mostrare gli errori fatti dagli agenti

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Lo aveva annunciato pochi giorni fa in un’intervista al settimanale tedesco Der Spiegel: “Pubblicheremo tutti i video, così tutti potranno farsi un’idea di ciò che è accaduto”. Rainer Schaller, uno degli organizzatori della Love Parade di Duisburg dove lo scorso 24 luglio 21 ragazzi hanno perso la vita (compresa l’italiana Giulia Minola), ha mantenuto la promessa. Sul sito dell’evento ora ci sono tutti i filmati registrati dalle telecamere in quella maledetta giornata. Compreso un video (quello che pubblichiamo qui sopra, in inglese) che fa il punto della situazione e spiega, mediante documenti, ricostruzioni e immagini in presa diretta, come si è creata la calca e quali sono le colpe della polizia.

Schaller aveva dichiarato di  voler dimostrare al pubblico gli errori tattici della polizia, accusata di  aver formato dei cordoni di sicurezza costringendo così migliaia di  ragazzi ad ammassarsi nell'unico tunnel di accesso alla  manifestazione. Le immagini video sono state catturate da sette telecamere a circuito chiuso installate nel luogo che ospitava il  festival. 

"Abbiamo ricostruito i fatti, tutto quello che siamo riusciti a vedere", ha dichiarato Schaller, a capo della compagnia Lopavent che ha gestito l'evento. La polizia e le autorità cittadine hanno accusato gli  organizzatori di non aver saputo contenere la folla di ragazzi che continuavano ad arrivare al festival, ma secondo Schaller sarebbero stati proprio i cordoni formati dagli agenti a provocare la ressa  finita in tragedia, nella quale ha perso la vita anche un'italiana, la 21enne Giulia Minola

"I cordoni hanno creato un blocco e sono stati probabilmente la  causa del disastro", ha dichiarato Schaller, aggiungendo che "la domanda nella nostra mente è: perché lo hanno fatto?". Il  responsabile dell'organizzazione ha comunque ammesso la propria  "responsabilità morale" per l'accaduto. "Io ero l'organizzatore e se l'evento non si fosse svolto queste persone non sarebbero morte - ha  dichiarato - Sarà la legge a stabilire di chi è la colpa, io ovviamente mi assumerò le mie responsabilità".

Sul sito della Love Parade è possibile trovare una ricostruzione cronologica degli eventi, tutti i filmati registrati dalla sette telecamere e il materiale per download.

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