Manila, ex poliziotto sequestra bus. Morti alcuni turisti

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Un agente radiato, Rolando Mendoza, ha tenuto in ostaggio diverse persone per undici ore. Blitz delle forze dell’ordine. Tragico il bilancio: otto morti e diversi feriti. I VIDEO E LE IMMAGINI DELL'INTERVENTO

LA FOTOGALLERY DEL BLITZ

Il sequestro di un bus, durato dodici ore, nel centro di Manila si è concluso nel sangue e in diretta televisiva in tutto il mondo. Alla fine la polizia filippina ha ucciso il sequestratore, un ex poliziotto, sconvolto dal licenziamento, che teneva in ostaggio 25 passeggeri. Tragico il bilancio: nove morti (tra cui lo stesso sequestratore e diversi feriti).
L'ex capitano della polizia Rolando Mendoza, 55 anni, in possesso di un fucile d'assalto M-16, ha fatto fermare il bus lungo una strada che attraversa il più grande parco di Manila.
Dei 15 cittadini di Hong Kong presi in ostaggio assieme all'autista dell'autobus, sette hanno perso la vita, due sono rimasti gravemente feriti e gli altri sono stati ricoverati, secondo quanto ha riferito il leader di Hong Kong Donald Tsang, citando informazioni del ministero degli Esteri cinese.
L'autista era stato tratto in salvo dopo la prima raffica di colpi.

Critiche per il blitz - Il leader di Hong Kong ha poi criticato la gestione del sequestro - durato 11 ore - da parte delle autorità filippine: "Il modo in cui è stato gestito, soprattutto la fine, l'ho trovato inadeguato", ha detto Tsang. Mendoza aveva minacciato di uccidere gli ostaggi in un'intervista telefonica in diretta con una stazione radio locale.
"Vedo che stanno arrivando molte squadre Swat (forze speciali, ndr), hanno circondato l'area", aveva detto Mendoza. "So che mi uccideranno, dico loro di andarsene perché in qualsiasi momento farò lo stesso qui".


I video del blitz della polizia per liberare il pullman:



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