Bhopal: tribunale indiano condanna otto persone

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Una manifestazione a sostegno delle vittime di Bhopal - Foto Ap
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Nel 1984 si verificò uno dei più gravi disastri ambientali della storia, che causò la morte di oltre tremila persone. Riconosciute le responsabilità per negligenza

Dopo venticinque anni, il disastro di Bhopal ha finalmente dei responsabili. Un tribunale di Bhopal, in India centrale, ha dichiarato colpevoli otto accusati per la catastrofe, considerata la peggiore della storia industriale mondiale. Tra i condannati, la filiale indiana dell'azienda statunitense Union Carbide, oltre a sette impiegati indiani, tutti riconosciuti colpevoli di "negligenza".

L'incidente accadde all'alba del 3 dicembre 1984, quando 40 tonnellate di "fumo bianco" -una miscela di gas altamente tossico- sfuggirono nell'aria con effetti devastanti per i quartieri vicini. La fuga di gas causò la morte immediata, secondo La Corte Suprema dell'India, di 3.500 persone, ma -secondo varie stime- successivamente ne morirono 25mila, come effetto dell'inquinamento conseguente. Le pene -che saranno lievi e non supereranno i due anni, secondo vari media- saranno stabilite in seguito. Domenica molti famigliari delle vittime erano tornati a chiedere la pena capitale per i responsabili.

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