Sud Africa, ucciso leader pro-apartheid Terre'Blanche

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E' stato assassinato nella sua fattoria il 69enne fondatore del movimento segregazionista Awb, che puntava a creare uno Stato bianco autonomo nell'ex colonia boera. L'omicidio sarebbe stato compiuto da due dipendenti per stipendi non pagati

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E' stato uno dei più feroci oppositori dell'uguaglianza tra bianchi e neri nonché uno strenuo combattente contro l'abolizione dell'apartheid in Sud Africa. A tal fine aveva fondato il movimento Awb, volto a creare uno Stato bianco autonomo, e aveva ispirato sanguinosi attentati dinamitardi messi in atto dalla sua organizzazione nei primi anni '90 del secolo scorso.
Eppure il 69enne Eugène Ney Terre'Blanche, leader degli afrikaner d'estrema destra, sarebbe stato ucciso nella sua fattoria di Vendersdorp a colpi di martellate e tubi per l'irrigazione per una banale lite con alcuni dipendenti. Non dunque una vendetta per la sua ideologia segregazionista o per qualche azione compiuta durante l'apartheid, bensì una bega scoppiata per alcuni stipendi non pagati. I due dipendenti, tra cui un minorenne, accusati dell'omicidio sono stati arrestati.
In ogni caso il presidente sudafricano Jacob Zuma ha lanciato un appello alla calma dopo l'assassinio, mettendo in guardia contro ogni provocazione che alimenterebbe l'odio sociale.

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