Almeno 20 morti e 35 feriti, quasi tutti civili. E' il bilancio di una battaglia iniziata ieri sera a Mogadiscio tra i miliziani islamici e le truppe governative appoggiate dai peacekeeper panafricani
Almeno venti morti e 35 feriti, quasi tutti civili. E' il bilancio di una battaglia iniziata nella serata di ieri nell'area nord di Mogadiscio e drammatizzatasi nella notte perché combattuta soprattutto a colpi di artiglieria pesante. Di fronte i miliziani islamici -in particolare gli shabaab, braccio armato somalo di Al Qaeda - e truppe governative appoggiate dai peacekeeper panafricani. Lo riferisce stamani il sito somalo Shabaab, raccogliendo testimonianze sul posto, e precisando che in realtà il bilancio potrebbe essere più grave: gli ospedali sono pieni.
Tutto sembra sia iniziato nel tardo pomeriggio, con un bombardamento effettuato dagli islamisti contro Villa Somalia, sede della presidenza e del Governo Federale di Transizione Tfg). Non si sa nulla di eventuali vittime in questo attacco, in seguito al quale però è iniziato un violentissimo cannoneggiamento reciproco, e le vittime sono state soprattutto civili. La situazione della Somalia appare sempre più drammatica: gli Shabaab controllano tutto il Sud, larga parte del Paese, e quasi l'intera Mogadiscio. Il Tfg, pur internazionalmente riconosciuto ed appoggiato è sempre più debole sul terreno, ed i peacekeepers panafricani non sembrano in grado ci contrastare efficacemente gli insorti.
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Tutto sembra sia iniziato nel tardo pomeriggio, con un bombardamento effettuato dagli islamisti contro Villa Somalia, sede della presidenza e del Governo Federale di Transizione Tfg). Non si sa nulla di eventuali vittime in questo attacco, in seguito al quale però è iniziato un violentissimo cannoneggiamento reciproco, e le vittime sono state soprattutto civili. La situazione della Somalia appare sempre più drammatica: gli Shabaab controllano tutto il Sud, larga parte del Paese, e quasi l'intera Mogadiscio. Il Tfg, pur internazionalmente riconosciuto ed appoggiato è sempre più debole sul terreno, ed i peacekeepers panafricani non sembrano in grado ci contrastare efficacemente gli insorti.
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