Clima, la protesta da tutto il mondo

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Manifestazioni contro il summit Onu sul cambiamento climatico sono state organizzate in diversi paesi. Dall'Australia alla Cina gli attivisti chiedono un impegno più serio

L'onda della galassia ecologista e no global cresce. Marce e dimostrazioni in tutto il mondo per sostenere il contro vertice sul clima in corso a Copenanghen. Il coro di no agli accordi è partito dall'estremo est del pianeta blu. Tutti chiedono ai leader riuniti nel cuore dell'europa di siglare un accordi più efficaci contro le emissioni responsabili del surriscaldamento del pianeta. A Tokyo 300 attivisti hanno manifestato chiedeno al governo un maggiore impegno per la riduzione dei gas che concorrono all'innalzamento della temperatura. A Sidney, in Australia, un uomo vestito da orso polare ha aperto il corteo composto da migliaia di attivisti ecologisti. A Pechino un albero di natale di cinque metri  20 anelli intorno per mostrare le ferite del pianeta. Gli attivisti cinesi rilanciano l'appello dei paesi in via di sviluppo e chiedono un impegno da 200 miliardi di dollari, non le briciole, i 10 miliardi promessi a sostegno dei paesi in via di sviluppo. A Jakarta, in Indonesia, gli ecologisti puntano il dito contro gli Stati Uniti. Il secondo produttore di gas co2 al mondo. L'impegno promesso dal presidente Barack Obama non basta a scongiurare la catastrofe. In migliaia di sono trovati davanti all'ambasciata Usa dove non sono mancati gli slogan antiamericani.

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