Conti pubblici: ecco le differenze tra Italia e Francia

Economia

Mariangela Pira

mistero-gioconda

Finanza & Dintorni

Perchè la situazione italiana sul fronte dei conti pubblici è diversa da quella francese? Vediamolo insieme partendo dai dati, che non sono né di centro, né di destra o sinistra. Per tutti.

Perché la situazione italiana è diversa da quella francese? Stando alle parole del commissario agli Affari Economici Pierre Moscovici il superamento della soglia del 3% del rapporto deficit/Pil nel 2019 per la Francia è concepibile.

Perché lo dice? 

Moscovici, va ricordato, è stato ministro delle finanze francese dal maggio 2012 al marzo 2014. Anni in cui la Francia ha ripetutamente sforato il rapporto deficit pil. Fatta questa importante premessa andiamo a capire insieme per quali ragioni afferma quanto sopra. 

La prima riguarda proprio il rapporto deficit - pil del prossimo anno per la Francia. La gran parte di quel deficit è legato a misure straordinarie: trattasi del CICE, o Credito di imposta per la competitività e l'impiego: si tratta in sostanza di uno sgravio fiscale pieno a favore delle imprese. Una misura una tantum che creerà quindi, ma solo per il 2019, una sorta di buco nelle entrate. Se si guarda al 2020 infatti, il disavanzo già cala all'1.4%.

Anche qui va detto che con le promesse di Macron le stime per i prossimi anni potrebbero essere modificate in peggio. 

La seconda ragione per cui Moscovici dice che la nostra situazione è differente risiede nel debito. In Italia supera il 130% del Pil. In Francia si aggira al 97%. 

Legata a questa la terza ragione, lo spread. Da noi veleggia intorno ai 285-290 punti base mentre a Parigi è a 46. Cosa vuol dire questo? Che i mercati finanziari si fidano di più della Francia. Perchè più sale lo spread più un paese è ritenuto rischioso e incapace di pagare i suoi debiti. 

Infine la quarta ragione. In questi ultimi 5 anni i cugini d'oltralpe sono sempre cresciuti più degli italiani. Guardando agli ultimi anni il Pil francese è sempre stato stabilmente sopra l'asticella dell'1% e nel 2017 è cresciuto del 2.29%. 

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