Il Tar boccia Airbnb: nessuno stop alla tassa sugli affitti brevi

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Il Tribunale ha respinto la richiesta di sospensione del provvedimento dell'Agenzia delle Entrate dello scorso 12 luglio, perché la misura "non è discriminatoria". Il portale "non esclude di ricorrere al Consiglio di Stato"

Il Tar del Lazio ha respinto la richiesta di Airbnb di sospendere in via cautelare la tassa sugli affitti brevi. Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate risale allo scorso 12 luglio e prevede l’obbligo, per gli intermediari, di versare al fisco una ritenuta sulle locazioni brevi.

Misure "non discriminatorie"

La seconda sezione del Tar del Lazio ha deciso di respingere con un’ordinanza le richieste di Airbnb Ireland Unlimited Company e Airbnb Payments Uk Limited, spiegando che tali misure (le tasse sugli affitti) "non si palesano discriminatorie laddove esse ragionevolmente si applicano, per la parte relativa agli obblighi diversamento, solo agli intermediari che intervengono nel pagamento del canone di locazione". Inoltre, sul piano della comparazione tra interessi pubblici e privati coinvolti, secondo il Tar "appare comunque prevalentel'interesse pubblico al mantenimento degli effetti del provvedimento in esame, al quale peraltro gli altri operatoridel mercato si sono già adeguati". Il Tribunale si è però riservato di approfondire alcune questioni di rilevanza "anche comunitaria".

La risposta di Airbnb: non escludiamo il Consiglio di Stato

"Per quanto riguarda l'istanza cautelare, riteniamo di dover valutare, a nostra tutela e in ragione dei motivi di urgenza, l'opportunità di portare il caso all'attenzione del Consiglio di Stato". Questa è la risposta di Airbnb, diffusa in una nota dopo la pronuncia del Tar del Lazio. "Pur non concedendo la sospensiva, il Tar ha riconosciuto l'esistenza di aspetti meritevoli di ampia riflessione in sede di merito" ha riferito il portale. "La materia oggetto del ricorso - ha concluso Airbnb - è molto complessa. Quelli degli intermediari e delle piattaforme sono due mercati ben distinti: dopo la decisione di abbandonare pagamenti tracciabili, digitali e trasparenti da parte di altre piattaforme siamo gli unici soggetti online colpiti dalla norma".

Cosa prevede la tassa

La tassa sugli affitti brevi, introdotta nella manovra correttiva di primavera, prevede tra l'altro che gli intermediari immobiliari - che siano portali online o agenzie tradizionali attive nel mercato degli affitti turistici - raccolgano le tasse dovute dai proprietari di casa e trasmettano i relativi dati all'Agenzia delle Entrate.

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