La Svezia soffre la mancanza di lavoratori

Economia
In Svezia mancano soprattutto lavoratori specializzati (Archivio La Presse)
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Secondo il Servizio del pubblico impiego svedese 12 settori su 15 soffrono della mancaza delle figure professionali ricercate. Ampio il divario nel tasso di disoccupazione fra migranti e nativi

Nonostante il massiccio ingresso di migranti negli ultimi anni, il più ampio in Europa se rapportato alla popolazione, la Svezia soffre sempre più la mancanza di lavoratori adatti per la propria economia: i posti vacanti sono cresciuti a circa 78mila unità ad agosto, il 9% in più rispetto a un anno fa e ben il 41% rispetto a due anni prima.

Mancanza di lavoratori

Il tasso di disoccupazione generale, il 6% ad agosto con oltre 300mila persone in cerca d'impiego, non descrive a sufficienza la situazione. In Europa e nel mondo, infatti, ci sono Paesi con tassi di disoccupazione anche più bassi, come ad esempio gli Stati Uniti o la Danimarca. Eppure, la Confederazione delle imprese svedesi ha denunciato il fatto che la mancanza di lavoratori mettebbe a rischio la crescita svedese, attesa a fine anno intorno al 3%. La scarsità di lavoratori colpisce 12 settori su 15 ed è ai massimi dal 2000, secondo il Servizio del pubblico impiego del Paese. Un sondaggio aveva rilevato a giugno che il 75% delle imprese alla ricerca di lavoro faticavano a reperirlo.

Il divario fra immigrati e nativi

In Svezia sono soprattutto gli immigrati ad avere difficoltà a trovare lavoro. Se si parla dei nativi, il tasso di disoccupazione scende dal 6% della generalità della popolazione ad appena il 3,9%; per gli stranieri invece, il tasso di disoccupazione sale al 22%. Questo divario non è una novità per l'economia locale, ma la crisi dei migranti ha contribuito ad acuirlo, per via dell'ingresso di nuovi lavoratori non sufficientemente istruiti.

I settori che hanno più bisogno

Fra i settori che hanno maggiore esigenza di nuovi lavoratori ci sono l'istruzione e l'edilizia. In quest'ultimo campo opera la Bravida, che offre servizi per le costruzioni ed è alla ricerca di 500 lavoratori all'anno per raggiungere i suoi obiettivi di crescita aziendale. Secondo il ceo Mattias Johansson, intervistato da Bloomberg a fine settembre, il problema della mancanza di lavoratori rischia di rallentare i progetti. Ma l'offerta di lavoro disponibile non è adeguata ai bisogni di questa, come di molte altre aziende: “Tutti vogliono che il governo istruisca più lavoratori specializzati per il proprio settore, ma non penso sia possibile al momento perché [di lavoratori] non ce n'è”, ha detto il ceo spiegando che nel settore dell'edilizia gli standard di qualità e sicurezza possono risentirne se i lavoratori non hanno le abilità necessarie.

 

 

 

 

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