Istat: disoccupazione in calo, aumentano le donne al lavoro

Economia

Il tasso scende all'11,2% e registra un -0,2% rispetto a luglio 2017 e un -0,4% rispetto ad agosto 2016. Aumento degli occupati di 36 mila persone rispetto a luglio e di 375 mila rispetto ad agosto 2016

Il tasso di disoccupazione scende all'11,2% ad agosto 2017, in calo di 0,2 punti percentuali da luglio e di 0,4 punti da agosto 2016. Lo comunica l'Istat. La crescita congiunturale dell'occupazione interessa tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni. In calo anche gli inattivi, soprattutto per quanto riguarda la componente femminile. L'Istat registra inoltre per la disoccupazione giovanile una diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 2,2 punti rispetto al 2016.

Disoccupazione giovanile al 35,1%

Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni scende e tocca il 35,1%. L’istituto statistico registra per la disoccupazione giovanile una diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 2,2 punti rispetto al 2016. Ad agosto 2017 l'Istat stima un aumento degli occupati di 36 mila persone rispetto a luglio e di 375 mila rispetto ad agosto 2016. Il tasso di occupazione sale al 58,2% (+0,1 punti sul mese, +1 sull'anno).

In lieve calo gli inattivi

Ad agosto la stima degli inattivi, coloro che non hanno lavoro ma non lo cercano neanche, tra i 15 e i 64 anni è ancora in lieve calo (-0,1%, pari a -9 mila). La diminuzione è determinata dalle donne e dai 15-34enni, a fronte di un aumento tra gli uomini e tra gli over 35. Il tasso di inattività è stabile al 34,3%.

I dati su base annua

Su base annua si conferma l'aumento degli occupati (+1,6%, +375 mila). La crescita interessa uomini e donne e riguarda i lavoratori dipendenti (+417 mila, di cui +350 mila a termine e +66 mila permanenti), mentre calano gli indipendenti (-42 mila). A crescere sono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+354 mila), ma crescono anche i 15-34enni (+167 mila), mentre calano i 35-49enni (-147 mila, sui quali influisce in modo determinante il calo demografico di questa classe). Nello stesso periodo diminuiscono sia i disoccupati (-2,0%, -60 mila) sia, soprattutto, gli inattivi (-2,9%, -391 mila).

I dati su base annua

Su base annua si conferma l'aumento degli occupati (+1,6%, +375 mila). La crescita interessa uomini e donne e riguarda i lavoratori dipendenti (+417 mila, di cui +350 mila a termine e +66 mila permanenti), mentre calano gli indipendenti (-42 mila). A crescere sono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+354 mila), ma crescono anche i 15-34enni (+167 mila), mentre calano i 35-49enni (-147 mila, sui quali influisce in modo determinante il calo demografico di questa classe). Nello stesso periodo diminuiscono sia i disoccupati (-2,0%, -60 mila) sia, soprattutto, gli inattivi (-2,9%, -391 mila).

I dati su base annua

Su base annua si conferma l'aumento degli occupati (+1,6%, +375 mila). La crescita interessa uomini e donne e riguarda i lavoratori dipendenti (+417 mila, di cui +350 mila a termine e +66 mila permanenti), mentre calano gli indipendenti (-42 mila). A crescere sono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+354 mila), ma crescono anche i 15-34enni (+167 mila), mentre calano i 35-49enni (-147 mila, sui quali influisce in modo determinante il calo demografico di questa classe). Nello stesso periodo diminuiscono sia i disoccupati (-2,0%, -60 mila) sia, soprattutto, gli inattivi (-2,9%, -391 mila).

I dati su base annua

Su base annua si conferma l'aumento degli occupati (+1,6%, +375 mila). La crescita interessa uomini e donne e riguarda i lavoratori dipendenti (+417 mila, di cui +350 mila a termine e +66 mila permanenti), mentre calano gli indipendenti (-42 mila). A crescere sono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+354 mila), ma crescono anche i 15-34enni (+167 mila), mentre calano i 35-49enni (-147 mila, sui quali influisce in modo determinante il calo demografico di questa classe). Nello stesso periodo diminuiscono sia i disoccupati (-2,0%, -60 mila) sia, soprattutto, gli inattivi (-2,9%, -391 mila).

Economia: I più letti