Ferrari, trimestrale record: utili in crescita del 60%

Economia
La Ferrari 488 Gtb durante un test a Las Vegas (Getty Images)
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Il Cavallino rampante, nei primi 3 mesi dell'anno, ha aumentato fatturato e vendite rispetto allo stesso periodo del 2016. L'incremento delle consegne riguarda tutte le aree geografiche. Confermati i target per il 2017

Ferrari registra un trimestre in crescita e conferma i target per la fine dell'anno. E il mercato risponde: con il titolo che, dopo la diffusione dei risultati, fa un balzo superiore al 3% rispetto alle quotazioni di ieri alla Borsa di Milano. La casa di Maranello fa registrare segno positivo in tutti gli indicatori fondamentali.

 

Utili in crescita

Tra gennaio e marzo 2017, l'utile netto del Cavallino rampante si è attestato a 124 miiloni di euro, in aumento del 60,1% rispetto allo stesso periodo del 2016. Ferrari ha consegnato 2003 automobili, in aumento di 121 unità (pari a un +6,4% sempre rispetto al primo trimestre dello scorso anno) e spinto i ricavi a 821 milioni, in crescita del 21,5% (+20,4% a cambi costanti). L'Ebitda è pari a 242 milioni, con un margine del 29,5%. Cala l'indebitamento industriale netto, sceso a 578 milioni di euro. La società conferma i target 2017. Ferrari prevede di consegnare, entro l'anno, 8400 auto, con ricavi netti oltre i 3,3 miliardi di euro e Ebitda superiore ai 950 milioni. E promette di confermare il trend decrescente dell'indebitamento industriale netto, atteso intorno ai 500 milioni di euro.

 

Boom di vendite per la 488

Tutte le regioni hanno registrato un aumento delle consegne. Le vendite nell'area Emea (Europa-Medio Oriente-Africa) sono crescita dell'8,8%. Con Germania, Francia, Italia e Regno Unito a segnare un progresso a due cifre. Le Americhe sono cresciute del 4,2%, il resto della regione Asia Pacifico (Apac) del 4%. Segno più anche in Cina, Hong Kong e Taiwan (messe insieme registrano il +3,2%). L'aumento dei volumi, scrive Ferrari in un comunicato, si deve principalmente al successo della “famiglia 488, alla Gtc4lusso e alla F12tdf, cui si aggiunge il contributo positivo dei programmi di personalizzazione”. Le vendite hanno quindi più che compensato l'uscita dal mercato della F12berlinetta e dal calo fisiologico della California T (giunta al quarto anno di commercializzazione). Buone le performance di LaFerrari Aperta: la supercar da 1,9 milioni di euro, prodotta in 200 esemplari, ha già fruttato 34 milioni.

 

Costi e risultati della F1

I costi, anche se non hanno avuto effetti significativi sugli utili, sono cresciuti di 15 milioni. La cifra, spiega ancora Ferrari, “è ascrivibile principalmente al maggiore carico di ammortamenti e ai maggiori costi di R&S a sostegno dell'innovazione della gamma di prodotto e dei componenti, in particolare per la tecnologia ibrida e gli sviluppi della F1”. Le monoposto, quindi, hanno richiesto qualche spesa in più rispetto allo scorso anno. Ma i risultati in pista (che sono anche di supporto a quelli commerciali) si vedono: “La Scuderia – sottolinea Maranello - ha lavorato molto per prepararsi alla stagione 2017”. Le prime gare vengono definite “incoraggianti: cinque podi nelle prime quattro competizioni, con due gare vinte da Sebastian Vettel”.

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