Fca, John Elkann: "Sergio Marchionne lascerà nel 2019"

Economia
John Elkann e Sergio Marchionne (Getty Images)
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Il manager protagonista del risanamento dell'azienda automobilistica sarà sostituito da una risorsa interna, secondo quanto dichiarato dal presidente della società

"Marchionne lascerà Fca nel 2019. Il 2018 lo farà tutto perché vuole portare avanti il piano Fca". A dichiararlo è il presidente di Fca John Elkann, intervistato nell'ambito dell'iniziativa Panorama d'Italia. 


Si profila un successore
interno a Fca - Al posto di Sergio Marchionne, nel ruolo di amministratore delegato di Fca, dovrebbe arrivare una risorsa interna al colosso automobilistico, secondo le parole di Elkann: "In Fca abbiamo tantissime persone brave che potranno succedergli". Il presidente del gruppo automobilistico ha inoltre aggiunto che il manager potrebbe non uscire del tutto, o comunque a breve, dalle attività del gruppo: "Fca va avanti sotto la guida di Marchionne, ma con lui lavora una squadra di persone brave. Marchionne continuerà a lavorare con noi. Si occupa di Ferrari in modo straordinario e continuerà a farlo finché vuole. Ci sono ancora molte cose da fare insieme".

Grandi risultati
- Il percorso di Marchionne in Fca è stato costellato di successi, come recentemente ricordato proprio da Elkann. Nei giorni scorsi, infatti, in una lettera agli azionisti di Exor, il presidente di Fca aveva sottolineato che il valore di Cnh Industrial, Fca e Ferrari si è moltiplicato di quasi sette volte tra il primo marzo 2009, quando Exor (principale azionista del gruppo) è stata creata, e il 31 dicembre 2016. "Nel 2016 – ha spiegato Elkann – i maggiori contributi alla crescita del nostro Nav (Net asset value, Ndr) per azione sono venuti da Cnh, Fca e Ferrari, le tre società forti e globali che sono emerse dalla trasformazione di un travagliato conglomerato italiano come Fiat, grazie al talento unico di Sergio Marchionne".

Da Fiat a Fca - Il manager è entrato a far parte del Consiglio di amministrazione di Fiat nel 2003, su designazione di Umberto Agnelli, dopo aver guadagnato fama di ottimo manager come amministratore delegato della Sgs di Ginevra: nel 2004, Marchionne viene nominato ad della casa automobilistica torinese. Agli inizi del 2009, il manager punta a trasformare Fiat in uno dei primi gruppi automobilistici al mondo per superare la crisi di mercato che stava travolgendo l'azienda torinese e tutto il settore automobilistico mondiale: ad aprile riesce a chiudere l'acquisizione da parte del Lingotto del 20% delle azioni Chrysler, in cambio del know how e delle tecnologie torinesi, diventando holding controllante di tutta l'azienda statunitense e facendo nascere così il sesto gruppo automobilistico a livello globale. Tra il 2009 e il 2010 Marchionne ha assunto la carica di ad di Fca ed è entrato nel cda di Exor spa: dal primo trimestre 2011 Chrysler è tornata all'utile. Un risultato economico che ha permesso di salvare due aziende automobilistiche come Chrysler e Fiat e rilanciarle verso un percorso di crescita, difficile da immaginare prima dell'arrivo al Lingotto di Sergio Marchionne.

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