Snap verso la quotazione: valutazione tra 19,5 e 22,5 miliardi

Economia
Il logo di Snapchat (Getty Images)
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La società che controlla Snapchat fissa il suo prezzo: tra i 14 e i 16 dollari per azione. Sarebbe la quarta offerta pubblica iniziale (Ipo) più alta nella storia del settore tecnologico

Snap, la società che controlla Snapchat, si prepara alla quotazione sul mercato. In vista dell'ingresso in borsa, previsto per il 1 marzo, iniziano a circolare i numeri degli obiettivi fissati. Secondo il Wall Street Journal, la quotazione dovrebbe dare alle azioni della compagnia una valutazione compresa tra i 19,5 e i 22,2 miliardi. All'esordio, il prezzo delle azioni dovrebbe aggirarsi tra i 14 e i 16 dollari. Se dovessero venire confermati questi numeri, l'Ipo (offerta pubblica iniziale) resterebbe ricca, ma rappresenterebbe comunque un ritocco al ribasso rispetto alle attese iniziali, che avevano stimato un valore tra i 20 e i 25 miliardi. Non è escluso, però, un rialzo finale.

 

I dettagli della quotazione – Snap metterà sul mercato 200 milioni di azioni "classe A" (titoli che non danno diritto di voto in assemblea), con l'obiettivo di raccogliere 3,2 miliardi di dollari e lasciare al tempo stesso il controllo nelle mani dei fondatori. Non si tratta, comunque, di cifre definitive e la situazione è ancora tutta in divenire. Snap potrebbe arrotondare il prezzo se i potenziali azionisti manifestassero un interesse massiccio nel corso del roadshow di avvicinamento all'Ipo. Da adesso e fino alla quotazione, ci sarà la consueta serie di incontri con i possibili investitori. Snap illustrerà la sua offerta a Londra, New York e Boston, per poi chiudere il tour in casa, sulla costa ovest. La collocazione sarà guidata da Morgan Stanley, con la partecipazione di Goldman Sachs, Barclays, Credit Suisse, JPMorgan, Allen & Company e Deutsche Bank.

 

Il club delle grandi Ipo tecnologiche – Se Snap dovesse raggiungere i 20 miliardi, si confermerebbe come la più importante quotazione nel settore tecnologico dal 2014, cioè dai tempi di Alibaba. Allora però i numeri furono molto diversi: il gruppo cinese fondato da Jack Ma aveva toccato i 167 miliardi di dollari, chiudendo la più ricca Ipo della storia. Oltre al gigante dell'e-commerce cinese, solo Facebook è riuscito a superare quota 100. Le cifre di Snap, se confermate, dovrebbero collocare la società fondata da Evan Spiegel appena giù dal podio, dietro a Google (23 miliardi la sua valutazione allo sbarco in borsa) ma davanti a Twitter (14,2 miliardi nel 2004).  

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