Pomigliano, Fiat condannata: deve assumere 145 operai Fiom

Economia

Per il tribunale di Roma vi sono state discriminazioni: 19 lavoratori avranno diritto al risarcimento di 3.000 euro ciascuno. Landini: "Il Lingotto sta violando la Costituzione". L'azienda annuncia ricorso

Il tribunale di Roma ha condannato la Fiat per discriminazioni contro la Fiom a Pomigliano: 145 lavoratori con la tessera del sindacato di Maurizio Landini dovranno essere assunti nella fabbrica. Lo rende noto la stessa Fiom, che precisa che 19 iscritti al sindacato avranno anche diritto a 3.000 euro per danno. "Si tratta di un fatto importante per le lavoratrici e i lavoratori sino ad oggi discriminati", ha affermato Landini ai microfoni di SkyTG24. "Questa vittoria ci ripaga di tante sofferenze", ha detto ai giornalisti Francesco Percuoco, uno
degli operai che dovranno essere riassunti.
La Fiat, intanto, ha già annunciato che presenterà ricorso contro la sentenza.

Landini a SkyTG24: "Fiat sta violando la Costituzione" - Questa sentenza "è l'ennesima conferma che la Fiat sta violando le leggi e la Costituzione del nostro Paese e quindi è stata condannata dal Tribunale perché non aveva assunto nessun iscritto alla Fiom. E' stata condannata in Tribunale perché sta impedendo alla Fiom di godere delle agibilità sindacali. Ed è stata condannata a Melfi e non sta facendo lavorare i tre operai che sono stati ingiustamente licenziati".
"Finalmente una buona notizia - ha commentato il segretario della Cgil Susanna Camusso - Gli iscritti alla Fiom Cgil riacquistano così la loro condizione di lavoratori liberi di scegliere a quale sindacato iscriversi, senza che questo di per sé determini la perdita del rientro al lavoro nello stabilimento di Pomigliano".

La condanna per discriminazioni
- La Fiom - spiegano l'avvocato Elena Poli - ha fatto causa alla Fiat sulla base di una normativa specifica del 2003 che recepisce direttive europee sulle discriminazioni. Alla data della costituzione in giudizio, circa un mese fa, su 2.093 assunti da Fabbrica Italia Pomigliano nessuno risultava iscritto alla Fiom. In base a una simulazione statistica affidata a un professore di Birmingham le possibilità che ciò accadesse casualmente risultavano meno di una su dieci milioni.
Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ha agito per conto di tutti i 382 iscritti alla sua organizzazione (nel frattempo il numero è sceso a 207) e a questa cifra fa riferimento il giudice ordinando all'azienda di assumere 140 lavoratori con la tessera dei metalmeccanici Cgil. L'azione antidiscriminatoria - spiega ancora il legale della Fiom - può essere promossa dai diretti discriminati e se la discriminazione è collettiva dall'ente che li rappresenta. Per questo 19 lavoratori hanno deciso di sottoscrivere individualmente la causa e hanno ottenuto i 3.000 euro di risarcimento del danno. 

La Uilm: pronto il ricorso  - Contro la sentenza a favore della Fiom emessa dal Tribunale di Roma si schiera però la Uilm Campania che non esclude un ricorso. Lo ha annunciato il segretario generale del sindacato metalmeccanici della Uilm, Giovanni Sgambati, il quale ha sottolineato che "anche la Uilm ha tanti iscritti che ancora non sono stati riassorbiti, ed è impensabile che la Fiom abbia un canale preferenziale grazie ad una sentenza". 

Passera: "Qualcosa di cui tenere conto" - Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, avvicinato a margine di un'audizione a Montecitorio, ha detto: "Non conosco le motiviazioni della sentenza, ma è qualcosa di cui tener conto". Glissa invece il ministro del Welfare, Elsa Fornero. "Sarebbe improprio commentare così a caldo questa notizia", si è limitata a dire durante una conferenza stampa a Lussemburgo, aggiungendo di non aver seguito la vicenda essendo stata impegnata nei lavori del consiglio dei ministri del Lavoro Ue.

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