Arianna Huffington: "Il Post arriverà anche in Italia"

Economia

La fondatrice del sito, diventato un fenomeno editoriale negli Stati Uniti e acquistato da Aol, sbarca a Milano in occasione dello Iab Forum. A SkyTG24 dice: "Sono eccitata da questa prospettiva, nel vostro paese ci sono molte cose che bollono in pentola"

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Uno strumento per "dare voce alle migliaia di persone che vorrebbero averne di più” e un mezzo perché il giornalismo torni al suo ruolo di cane da guardia, "dato che molti sono diventati stenografi del potere", a fronte di una politica che "ha imparato da tempo a manipolare la stampa". E' questo quello che offre internet, che "dominerà l'informazione" secondo Arianna Huffington, presidente e fondatrice dell'Huffington Post, uno dei maggiori fenomeni editoriali online degli ultimi anni.

A Milano per partecipare allo Iab Forum, il meeting organizzato dall’Interactive Advertising Bureau, l’associazione italiana nata per contribuire alla crescita del mercato dell’advertising su Internet nel nostro Paese, Arianna Huffington ha parlato anche con SkyTG24. “Sono eccitata dalla prospettiva di lanciare il Post in Italia – ha detto – io sono greca, quindi mi sento allineata con la cultura, il cibo e la politica italiana”.
E proprio per quanto riguarda la scena politica sottolinea che in Italia “ci sono molte cose che bollono in pentola”. “Vediamo il vecchio e il nuovo: da un lato Berlusconi che tenta di aggrapparsi al potere, dall’altro Internet con i social network che procurano un’opportunità  a migliaia di persone che altrimenti non potrebbero organizzarsi facilmente per esprimere le proprie opinioni”.
Per quanto riguarda gli obiettivi del suo progetto, ha detto: “Portiamo al giornalismo online gli stessi standard che si applicano al giornalismo stampato: controllo dei fatti, accuratezza, ricerca della verità, bilanciamento”.

Sul palco dello Iab Forum Arianna Huffington ha continuato a parlare di Internet e dell’Italia: "I social network sono inesorabili quando si tratta di mettere in discussione uno status quo che vacilla e qui in Italia ne abbiamo un esempio con Berlusconi". Il premier, ribadisce la Huffington, è anche "una delle ragioni, ma non l'unica" per aprire pure in Italia un sito dell'Huffington, un'intenzione già annunciata nei giorni scorsi.
Questa, dice Huffington, è "l'età dell'oro" del giornalismo online. "Internet - afferma - dominerà l'informazione" ma la carta stampata non scomparirà: "il futuro sarà un ibrido, una convergenza tra il meglio dei vecchi e dei nuovi media". Così come "non scompariranno le regole del giornalismo: la verifica, l'accuratezza, regole cui dovrà attenersi anche l'informazione online".

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