Merkel: "Se crolla l'euro crolla l'Europa". Borse in rosso

Economia

Giornata nera per le piazze europee dopo i nuovi timori legati alla Grecia. Sale lo spread sui titoli di stato. Marcegaglia: "L'Italia recuperi credibilità, non solo sui mercati". Berlino: Atene va aiutata. Intanto Obama lancia la tassa per i ricchi

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Giornata negativa per le borse europee, dopo un fine settimana di notizie deludenti sul fronte dei progressi per una soluzione dei problemi debitori dalla zona euro. Nessuna novità è arrivata dalla riunione dei ministri delle finanze europei in Polonia e la visita del premier greco George Papandreou negli Stati Uniti è stata annullata per via di una riunione di emergenza del governo di Atene. Elementi che, uniti alla sconfitta elettorale per il governo tedesco di Angela Merkel alle amministrative, hanno deteriorato la propensione al rischio degli investitori.

Chiusura negativa per le piazze europee - Seduta ampiamente negativa per Piazza Affari: l'indice Ftse Mib ha chiuso in perdita del 3,17% a 14.086 punti, l'All Share -2,66% a 15.038 e lo Star -1,98% a 9.752. ( GUARDA TUTTI GLI INDICI ). In forte calo anche le altre principali Borse europee, sulla scia della crisi greca e di quella del debito europeo. L'indice Cac 40 di Parigi in chiusura ha perso il 3% a 2.940 punti, deciso calo anche  per la Borsa di Francoforte, con l'indice Dax che ha segnato -2,83% a 5.415,91 punti, mentre l'indice Ftse 100 di Londra ha lasciato sul terreno il 2,03% a 5.259,56 punti.
Da Moody's intanto arriva un nuovo segnale al governo italiano. "La manovra da 54 miliardi di euro per portare al pareggio di bilancio nel 2013, un anno prima di quanto inizialmente previsto - avverte in una nota l'agenzia di rating - contiene misure che avranno un impatto negativo sul credito delle regioni e degli locali italiani".

Marcegaglia: "La credibilità italiana è minata" - Sulla situazione italiana è intervenuta anche la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ( GUARDA IL VIDEO ). “Questa situazione di stallo non è più tollerabile - ha detto - Il Paese ha bisogno di recuperare una forte credibilità, e non solo sui mercati". E ha invitato a vedere oltre la crisi, dopo l'approvazione di una manovra fortemente criticata da Confindustria ma che comunque adesso "è un capitolo chiuso".
Se lo scenario europeo preoccupa, "lo scenario italiano – dice – è  drammatico". Lo spread a 380-400 punti, spiega ancora il numero uno degli industriali, non è solo un problema di speculazione finanziaria "ma impatta fortemente sulla vita di tutti noi". Per la leader di Confindustria "le cose da fare sono chiarissime non ci vuole chissà quale bacchetta magica" e cita una forte riforma delle pensioni, privatizzazioni e liberalizzazioni, e una riforma fiscale seria.

Angela Merkel difende l'euro -  Berlino avanza nuovi timori verso la Grecia. Il portavoce del governo di Angela Merkel, Steffen Seibert, ha dichiarato che  "la nostra convinzione di fondo è che la situazione del debito greco costituisca un pericolo per l'intera eurozona, e che per questo la Grecia vada aiutata, sotto chiare condizioni".
"La disgregazione dell'euro porterà alla disgregazione dell'Europa" ha poi ribadito il cancelliere Angela Merkel. La leader tedesca ha anche consigliato ai membri della sua coalizione di governo di "pesare molto attentamente le parole per non innervosire i mercati" dell'eurozona.

La Bundesbank critica la Bce - Il Presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, invece muove nuove critiche alla decisione della Bce di acquistare titoli di Stato. "La decisione di acquistare bond di Stato sul mercato secondario da parte della Bce deve essere giudicata molto severamente", ha detto il numero uno della Bundesbank, secondo quanto riferisce Bloomberg. Il piano della Bce rischia di "mettere fuori gioco" gli investitori privati, ha sottolineato Weidmann, e rendere meno trasparente la divisione tra politica monetaria e politica di bilancio.

Obama, arriva la tassa sui ricchi - Oltreoceano il presidente Usa Barack Obama ha presentato intanto un piano da 4 mila miliardi di dollari in dieci anni di tagli al deficit pubblico. "Per abbattere il deficit non si può solo tagliare la spesa e i più ricchi e le grandi aziende devono dare il loro contributo" ha affermato Obama parlando dal Giardino delle Rose. E ancora: "Serve un approccio bilanciato, chiediamo a tutti di dare il loro contributo".

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