Crisi economica: ecco come seguirla su Twitter

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Economisti, giornalisti, blogger: ecco una manciata di account sul social network per tenersi informati, minuto per minuto, sull'evoluzione della crisi del debito in Italia e nel mondo

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di Raffaele Mastrolonardo

Per fare un'operazione finanziaria bastano pochi centesimi di secondo. Per leggere un messaggino di 140 caratteri qualcosina di più, ma fare meglio obiettivamente è difficile. Per questa ragione, in situazioni convulse come quella che viviamo in questi giorni, è dura trovare qualcosa di più efficace di Twitter per seguire in tempo (quasi) reale gli alti e bassi delle borse mondiali e l'andamento delle fiducia sul debito pubblico italiano. Ecco, allora, una piccola lista, molto parziale, di account che vale la pena di inserire nel proprio carnet di “following” per ricevere aggiornamenti tempestivi sugli spread, commenti acuti sul “double dip” e consigli su come (non) comportarsi in questi frangenti.

Nouriel Roubini, economista. Il sito del settimanale Time lo ha inserito nella lista degli account Twitter da non perdere per chi si preoccupa dello stato dell'economia mondiale. Professore presso la New York University, frequentemente intervistato dai media italiani, è famoso per avere previsto la crisi finanziaria del 2007. Forte di questo pedigree, sul suo account segnala, ammonisce e dispensa consigli come questo “La Banca Centrale Europea non dovrebbe soltanto mantenere i tassi invariati. Dovrebbe diminuirli per salvare Italia e Spagna e arrestare la crescente depressione alla periferia dell'Eurozona”.

Felix Salmon, blogger finanziario di Reuters. Sul suo diario online analizza le storie economiche più importanti del momento, compila un'utilissima rassegna web giornaliera e, mentre regala un grafico al giorno, mette in guardia dal riporre troppa fede nella statistica. Su Twitter è ancora più eclettico nelle segnalazioni e “cattivo” con i colleghi giornalisti. E, a volte, pure con il popolo Usa: “Perché gli americani vogliono un governo meno vasto? Perché non sanno quello che il governo fa per loro” (segue link a tabella).

Fabrizio Goria, giornalista economico de Linkiesta.it. E’ in grado di twittare una ventina di messaggini di 140 caratteri in pochi minuti, dagli ultimi dati sul PIL italiano alle dichiarazioni dei politici di turno. Nella lingua natale e in inglese. Meglio di un'agenzia di stampa. E non risparmia i commenti: “Rehn (il Commissario europeo agli affari economici, ndr) è credibile come Berlusconi”.

Business Insider, tra i migliori magazine economici nativi del web (e, a quanto pare, fa pure dei soldi). Così ricco di aggiornamenti (analisi e breaking news) che il modo più efficace per seguirlo senza perdersi nulla è proprio via Twitter. Preparatevi ad un bombardamento di cinguettii dai titoli evocativi, tipo: “E ora il mercato italiano si è rotto. Letteralmente”. Il riferimento era ai problemi tecnici della borsa del 4 agosto scorso.

The PIIGS Plus Clib. Se non avete voglia di cercare e selezionare ad uno ad uno i vostri cinguettatori di riferimento sulla crisi, questa lista (e proprio a questo che servono le liste su Twitter, dopo tutto) fa per voi. Nata da un'idea di alcuni economisti e giornalisti finanziari di Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna, ovvero i PIIGS, i Paesi considerati più a rischio nell'area Euro, si è allargata fino a comprendere anche esperti tedeschi e americani. E' diventato così punto di osservazione più comprensivo (ed ecumenico) da cui seguire la tempesta finanziaria di questi giorni.

Gli altri. Ovviamente, testate e addetti ai lavori che usano la piattaforma di microblogging per informare sull'economia e la finanza sono tantissimi. Tra gli altri, meritano di essere seguiti @FtAlphaBiz, account Twitter del blog Alphaville del Financial Times, che ha intitolato la notizia che gli spread italiani hanno superato quelli spagnoliIl sorpasso”. Catherine Rampell, giornalista economica del New York Times che segue soprattutto gli Stati Uniti. ZeroHedge, account Twitter dell'omonima piattaforma dove si raccolgono commenti e idee sulla finanza in forma anonima. Heidi N. Moore, tra i più prolifici giornalisti economici della twittersfera, Andrew Hill del Financial Times, Jeremy Gaunt di Reuters, Jospeph Weisenthal, alias @TheStalwarth del magazine Business Insider, @BreakingViews sempre di Reuters.

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