Pasqua, gli italiani amano le vacanze ma preferiscono il pranzo a casa

Cronaca

Nonostante molti abbiano deciso di approfittare del lungo ponte per viaggiare, il 65% degli italiani consuma a casa - propria o di amici e parenti - il tradizionale pranzo. Stimato un costo complessivo compreso tra 1,2 e 1,5 miliardi. Tra le mete più gettonate Matera

Gli italiani amano andare in vacanza, ma a Pasqua preferiscono fare il pranzo a casa. È quanto emerge dai dati delle varie associazioni di categoria, che divergono su alcuni punti ma sui capisaldi concordano. Anche se la Pasqua alta e il lungo Ponte di primavera - oltre che le temperature (IL METEO) - hanno spinto molte persone a viaggiare, spiegano, la maggior parte ha deciso comunque di restare a casa - propria o di amici - almeno per il pranzo di domenica: tavolate italiane imbandite per un costo complessivo compreso tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro. Le associazioni concordano anche sul fatto che sono in calo i consumi di uova di cioccolata e colombe in una forchetta indicativa compresa tra il 5 ed il 15%, mentre i luoghi più visitati dai turisti vedono sul podio Liguria, Toscana e, in concomitanza con il rango di capitale europea della cultura 2019, Matera.

La maggior parte degli italiani fa il pranzo di Pasqua a casa

Il 65% degli italiani, quindi, ha deciso di consumare a casa - propria o di parenti e amici - il tradizionale pranzo di Pasqua. Per questo pranzo, dice un’analisi Coldiretti/Ixè, è stimata una spesa media di quasi 70 euro a famiglia. In vista dell’estate, continua l’analisi, c’è solo un 5% che si mantiene a dieta in vista dell'estate. Un 3%, invece, mangia vegano o vegetariano. Ma nel Paese l'alimento più rappresentativo della tradizione, e quindi più consumato a Pasqua, resta la carne d'agnello che viene servita in oltre la metà delle tavole (51%) in casa, nei ristoranti e negli agriturismi.

In calo consumi uova di cioccolato e colombe

Confcooperative, invece, quantifica il calo dei consumi di uova di cioccolato (29 milioni) per i più piccoli e di colombe (23 milioni) al 15% in meno rispetto al 2018. Secondo il Codacons, inoltre, sulle tavole degli italiani arriveranno "circa 400 milioni di uova fresche, più di 13.000 tonnellate di salumi e insaccati”. Mentre per la carne di agnello stima un consumo di circa 5.000 tonnellate. In controtendenza, secondo l'associazione dei consumatori, va appunto l'acquisto di dolci industriali, che appare in calo rispetto al 2018. In base alle stime Codacons, la spesa complessiva sarà di 400 milioni solo per i dolciumi. In particolare, per le colombe confezionate si registra quest'anno una flessione determinata dalla tendenza sempre più marcata delle famiglie a realizzare dolci fatti in casa, riscoprendo ricette tradizionali e piatti del territorio.

Le mete più gettonate

Tra le città più gettonate per questo assaggio di vacanze ci sono Napoli, Trieste e Matera, dove risulta occupato il 97% delle camere: è quanto emerge dal monitoraggio condotto da CST per Assoturismo Confesercenti sull'offerta ricettiva nazionale disponibile online (Booking.com, Trivago, Expedia, Airbnb). Nel periodo compreso tra Pasqua, Pasquetta, il 25 aprile e il Primo maggio sono attese 13,4 milioni di presenze dei vacanzieri nelle strutture ricettive, con una crescita stimata del +2,1% sul 2018 (I LUOGHI DA VISITARE). A correre è soprattutto il Sud (+3,4%). La tendenza positiva dei flussi turistici è attesa per tutte le tipologie e le aree. Bene le vacanze culturali nelle città d'arte (+1,9%), ma si fanno anche le prove per la stagione estiva, con una netta ripartenza di località marine (+3%) e laghi (+3,2%).

Cronaca: i più letti