Latte, sospesa la protesta dei pastori sardi: prima intesa su 72 centesimi al litro

Cronaca

L'incontro in Prefettura a Cagliari è durato oltre 8 ore. Gli allevatori fermeranno la mobilitazione per 3 giorni: "Non soddisfatti, ma fiduciosi". Prossimo incontro il 21 a Roma. Il ministro Centinaio: "Nostro obiettivo è superare anche un euro"

Una proposta sul tavolo per portare il prezzo del latte a 72 centesimi al litro e tre giorni di tregua nella mobilitazione dei pastori sardi per non bloccare il conferimento del latte e riprendere a far lavorare i caseifici. Si è chiuso così il tavolo di filiera, in prefettura a Cagliari, tra il ministro dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio, il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, industriali e allevatori che da giorni protestano perché chiedono un prezzo equo del loro prodotto (I MOTIVI DELLA PROTESTA DEI PASTORI). Nei tre giorni di stop all'agitazione dei pastori, l'ipotesi di avere 72 centesimi al litro oggi e arrivare a fine stagione a un euro - anche 1,20 - come chiedono gli allevatori sardi, sarà posta al vaglio del mondo delle campagne. Prossimo confronto in programma per giovedì 21 febbraio a Roma.

Otto ore di trattative

Il confronto in Prefettura è durato oltre otto ore ed è andato avanti tra proposte, controproposte e ripensamenti. I pastori non volevano saperne di scendere al di sotto l'euro, ma evidentemente sono arrivate le garanzie che chiedevano sul saldo. Il saldo è ancorato a una griglia che, considerando interventi di Regione e Stato, dovrebbe far sollevare il prezzo vicino a quello richiesto dai pastori.

Centinaio: "Nostro obiettivo è anche superare un euro"

"È una bozza d'accordo - ha detto il ministro Centinaio - su cui si confronteranno ulteriormente le singole parti nelle prossime ore: vedremo se quanto proposto sarà apprezzato. Sono contento, c'è stato impegno e quindi si parte da un ragionamento sul prezzo base e poi su dieci punti di confronto. L'obiettivo è che questa filiera possa funzionare. Il nostro obiettivo è anche superare un euro". Esprime soddisfazione il presidente della Regione Sardegna Pigliaru: "Ho registrato molta capacità di dialogo e oggi c'è una proposta che porta verso l'euro al litro".

Pastori: "Non soddisfatti sul prezzo, ma fiduciosi"

Gli allevatori restano cauti: "Non abbiamo preso ancora una decisione ma vedremo tutti insieme cosa fare - ha detto Gianuario Falchi, uno dei rappresentanti dei pastori -. Certo così non si può andare avanti: noi abbiamo buttato in questi giorni 15 milioni di lavoro. Quella di oggi è una bozza - ha continuato - sarà la gente a decidere. Loro dicono che più di così non si poteva fare, ci hanno chiesto di firmare subito. Ma noi vedremo il da farsi. Non sono soddisfatto del prezzo. Ma sono fiducioso, secondo me si potrà arrivare all'euro. Ci sono anche paletti per il futuro" ("PROPOSTA SARA' VALUTATA" - video).

Di cosa si discuterà nel confronto del 21 febbraio a Roma

Nel tavolo di filiera del prossimo 21 febbraio "porteremo anche un progetto di internazionalizzazione, al quale lavora l'Istituto commercio estero, per cercare di alimentare le vendite", spiega il ministro Centinaio. "Stiamo lavorando in modo serio", ha aggiunto. Nel pacchetto di dieci punti illustrato dal ministro ci sono rispetto delle regole e aumento delle sanzioni, stretta collaborazione con il mondo bancario, registro telematico di ovino e caprino, iniziative con la grande distribuzione. "Tutto quello - ha spiegato Centinaio - che può essere inserito nel decreto emergenza sarà fatto. Da parte nostra c'è la necessità di dire ai pastori di presidiare affinché i presidi siano punti di confronto, non di scontro. Sono ottimista: io penso che l'obiettivo sarà raggiunto". Sui 44 milioni di interventi Centinaio non teme l'Europa: "I nostri tecnici - ha detto - dicono che non si tratta di aiuto di Stato"

Salvini: "Passo avanti senza usare repressione"

Sulla vicenda interviene anche il vicepremier Matteo Salvini: "I 72 centesimi al litro (come acconto) sono un ulteriore passo in avanti per risolvere il problema del latte di pecora. È un'ottima notizia. Possiamo dire di aver iniziato un nuovo percorso, insieme a pastori sardi e industriali, con un governo che non ha usato la repressione ma il dialogo e il buonsenso. Complimenti anche al ministro Centinaio. Continuiamo a lavorare per chiudere l'intesa. E da domani sarò personalmente in Sardegna".

Coldiretti organizza il primo Pecorino Day

Intanto per sostenere i pastori, Coldiretti ha organizzato per domenica 17 febbraio il primo Pecorino Day con appuntamenti nei mercati degli agricoltori e degli allevatori di Campagna Amica della Coldiretti in tutta Italia. Tutti i cittadini potranno acquistare e degustare pecorini e altri prodotti a base di latte di pecora, sostenendo concretamente la battaglia dei pastori per la sopravvivenza. Da Vicenza a Torino, a Roma, Napoli, Lecce, Catania, Trapani sono in programma iniziative ad hoc. "Da salvare - scrive Coldiretti in una nota - ci sono 6,2 milioni di pecore e un settore di eccellenza del Made in Italy agroalimentare".

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