Genova, la bozza del decreto: pieni poteri al commissario

Cronaca

Autostrade dovrà mettere a disposizione la cifra per la ricostruzione del ponte Morandi entro un mese dalla richiesta del Commissario. Poi 500 assunzioni negli enti locali e 22,5 milioni di aiuti per il trasporto pubblico locale. Zona franca per le imprese

Il versamento della somma necessaria per la ricostruzione del ponte Morandi da parte di Autostrade entro 30 giorni dalla richiesta del Commissario (che avrà pieni poteri), 500 assunzioni in due anni negli enti locali, 22 milioni per il trasporto locale. Sono alcuni dei provvedimenti contenuti nella bozza del decreto Genova che dovrebbe essere pubblicato a breve in Gazzetta ufficiale. Oggi il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, prima dell’inaugurazione del 58esimo Salone Nautico di Genova, ha voluto incontrare in via Fillak alcuni sfollati del ponte Morandi (IL RICORDO UN MESE DOPO). "Sono andato con il decreto in mano", ha detto Toninelli a Genova. "Ci sono tante norme per gli sfollati e per gli imprenditori della città e anche per tutta la nazione", aveva anticipato il ministro prima della diffusione della bozza del decreto. Intanto Autostrade ha presentato al governatore ligure e commissario per l’emergenza Toti i progetti per la demolizione e ricostruzione del ponte. Per la ricostruzione i “tempi devono essere quelli proposti da Autostrade o inferiori a quelli preventivati”, ha sottolineato Toti.

Il commissario straordinario stabilirà cifra per la ricostruzione del ponte

Nella bozza del "decreto Genova" si legge che "il concessionario, tenuto a far fronte alle spese di ricostruzione dell'infrastruttura", ovvero Autostrade, "entro 30 giorni dalla richiesta del Commissario straordinario pone a sua disposizione le somme necessarie al predetto ripristino ed alle altre attività connesse, nell'importo provvisoriamente determinato dal Commissario medesimo".

Pieni poteri al commissario straordinario

Inoltre il Commissario straordinario per Genova opererà "in deroga ad ogni disposizione di legge, fatto salvo il rispetto dei vincoli non derogabili derivanti dall' appartenenza all'Unione europea". Pieni poteri "per la demolizione, per la rimozione e lo smaltimento delle relative macerie, nonché per la progettazione, l'affidamento e la ricostruzione dell'infrastruttura e il ripristino del connesso sistema viario di collegamento".

Enti locali potranno assumere 500 persone in due anni

Il decreto stabilisce poi che gli enti locali possano assumere fino a 500 persone in due anni per far fronte all'emergenza. Regione, Città metropolitana, Comune di Genova, enti del settore allargato e società pubbliche e in controllo pubblico possono assumere complessivamente fino a 250 persone nel 2018 e nel 2019 con contratti a tempo determinato con funzioni di protezione civile, polizia locale e di supporto all'emergenza. Per far fronte alla copertura finanziaria necessaria per le assunzioni, si legge nella bozza, "si provvede, oltre che con le risorse proprie disponibili per ciascun ente, con i fondi relativi al superamento dell'emergenza o alla ricostruzione, nel limite complessivo di spesa di euro 3.500.000 per l'anno 2018 e di euro 10.000.000 per l'anno 2019 tramite apposito ulteriore stanziamento".

Per il trasporto pubblico locale stanziati 22 milioni

La bozza del decreto Genova prevede inoltre aiuti per il trasporto pubblico locale. Alla Regione andranno 22 milioni e 500mila euro per migliorare il servizio regionale e locale per il 2019 e 20 milioni per rinnovare il parco mezzi e 500 mila euro per gli anni 2018-19 per garantire l'integrazione tariffaria tra le diverse modalità di trasporto nella città metropolitana. Per gli autotrasportatori è costituito al ministero un fondo da 5 mln per tre anni ciascuno dal 2018 al 2020.

Zona franca

La bozza, infine, prevede l'istituzione della zona franca urbana per il sostegno alle imprese danneggiate dal crollo di ponte Morandi, il cui perimetro sarà definito dal commissario, sentiti Regione e Comune. Le imprese in questa area che avranno un calo di fatturato almeno del 25% dal 14 agosto al 30 settembre 2018 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente possono richiedere al Comune esenzioni delle imposte sui redditi, dall'imposta regionale sulle attività dall'imposte municipali per gli immobili. Ma anche l'esonero dai contributi previdenziali e assistenziali.

Il sindaco Bucci: "Per ora siamo allineati con Toninelli"

Oggi, 20 settembre, il ministro Toninelli ha incontrato a porte chiuse Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente dell'Autorità portuale Paolo Emilio Signorini. Per Bucci "l'incontro è andato bene, abbiamo fatto presenti al ministro le nostre esigenze e anche le priorità del decreto, per adesso siamo allineati". Sia per Toti che per Bucci non c'è solo il ponte tra le priorità ma anche "il Terzo Valico, la Gronda, il nodo ferroviario e il Piano urbano per la mobilità sostenibile", temi posti da entrambi durante l'incontro con Toninelli.

Toninelli: commissario sarà moralmente ineccepibile

Il commissario, ha aggiunto Toninelli, "dovrà essere moralmente ineccepibile". Ennio Guerci, uno degli sfollati, ha riferito quanto detto loro da Toninelli: "Il ministro ha detto che una nostra delegazione parteciperà alle riunioni con il commissario. Ci ha detto che abbiamo più diritto di altri di sapere cosa ci aspetta. Abbiamo avuto rassicurazioni interessanti", ha spiegato Guerci. "Su una cosa siamo stati chiari con il ministro: sotto al nuovo viadotto non dovranno esserci abitazioni", ha aggiunto Franco Ravera, presidente del comitato che raccoglie gli sfollati (LE IMMAGINI DEGLI SFOLLATI).

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