Scontri al confine francese tra polizia e corteo antifascista

Cronaca
Foto Ansa

La manifestazione è stata organizzata dai No Tav insieme al movimento Briser les frontieres per protestare contro la presenza di militanti di estrema destra a Nevache, vicino al Colle della Scala. Dopo qualche tensione, la situazione è tornata a normalità

Momenti di tensione tra i manifestanti 'antifascisti' del movimento No Tav, riuniti insieme al gruppo francese Briser les frontieres, e le forze dell'ordine transalpine al confine di Monginevro. La marcia è stata organizzata per protestare contro la presenza dei militanti di estrema destra del movimento Genetario Identitaire a Nevache, vicino al Colle della Scala. Dopo qualche scontro, i manifestanti, ai quali si sarebbero aggiunti alcuni migranti, hanno ripreso il loro cammino, senza tensioni, verso la città francese di Briancon, lungo la 'route national 94'.

Il corteo partito dall'Italia

Il corteo era partito dalla vicina Claviere, ultimo Comune in territorio italiano. Il gruppo, formato da 300-400 attivisti, si è trovato la strada sbarrata dal cordone della Gendarmeria e della Polizia francese. Successivamente, gli stessi gendarmi hanno consentito il passaggio dei manifestanti che, dopo un tratto sulle piste ancora innevate, hanno percorso la 'national 94' diretti verso Briancon. A causa del corteo, numerose automobili sono rimaste in coda sia in Francia sia in Italia, in attesa che venisse riaperta la strada.

"Andiamo a liberare il confine"

Il movimento No Tav della Valle di Susa e la 'rete di solidarietà' Briser les frontieres si sono mobilitati contro l'iniziativa dei militanti di estrema destra di Generation Identitaire che ieri, 21 aprile, a Nevache (Francia), al confine alpino con l'Italia, hanno montato una lunga rete in plastica per fermare il passaggio dei migranti. Gli attivisti no Tav si sono dunque riuniti a Claviere, nella chiesa dove da settimane i volontari danno assistenza ai migranti di passaggio, per partire "in carovana" alla volta di Nevache. "Un gruppo di neonazisti francesi e italiani - scrive il movimento No Tav - presidia il Colle della Scala. Tutto questo è inaccettabile ed è urgente dare una prima risposta, senza attendere. Le nostre valli ci appartengono e non possiamo lasciare dei fascisti nella libertà di circolare a pochi giorni dal 25 aprile. I partigiani che su queste montagne hanno dato tutto, anche la vita, si rivoltano nella tomba".

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