Il bang sonico: il boato di un aereo che abbatte il muro del suono

Cronaca
Un F/A-18C vola a velocità transoniche (Mach 0,8-1,2) in un'immagine della Us Navy pubblicata da Wikipedia (Ansa)
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Il boom avviene ogni volta che un velivolo in volo aumenta la velocità fino a “rompere” letteralmente l'aria, creando l'effetto di un'onda sonora. A seconda della distanza da terra, il rumore può non essere percepito o arrivare fortissimo, com’è successo in Lombardia

Può arrivare a terra come un boato, com’è successo stamattina in Lombardia e Valle d’Aosta, oppure non essere percepito affatto. Ma il bang sonico (o boom sonico) avviene ogni volta che un aereo in volo determina una compressione dell'aria - simile alle onde generate da una nave in movimento - e poi aumenta la velocità fino a “rompere” letteralmente l'aria, creando l'effetto di un'onda sonora.

Il bang sonico

La velocità alla quale avviene questo fenomeno è indicata come Mach 1, il numero che descrive il rapporto tra la velocità di un oggetto che si muove in un fluido e la velocità del suono in quello stesso fluido. Il bang sonico, quindi, può avvenire anche non appena l'aereo e il suono si trovano alla stessa velocità. È un fenomeno che avviene sempre, ma il boato che genera viene percepito a terra come più o meno violento a seconda della distanza.

La soglia di sicurezza

I piloti dei jet sanno che per volare alla velocità capace di generare il bang sonico devono raggiungere una quota di almeno 36mila piedi: questa, infatti, è considerata una sorta di soglia di sicurezza oltre la quale il boom sonico non viene percepito a terra. Se l'accelerazione avviene invece a una quota più bassa, il boato viene chiaramente avvertito dalla popolazione, come è successo in Lombardia e in Valle d'Aosta. Il fatto che siano stati percepiti due boati ravvicinati, poi, indica che erano in volo due jet nella classica formazione che prevede la distanza di un chilometro e mezzo l'uno dall'altro.

Cos’è successo giovedì mattina?

Il bang sonico viene percepito a terra quando gli aerei sono costretti ad accelerare prima di raggiungere la quota prevista, probabilmente a causa di un'emergenza. È quanto successo oggi, giovedì 22 marzo. Come ha reso noto l'Aeronautica militare, due caccia F-2000 Eurofighter si sono alzati rapidamente in volo per intercettare un Boeing 777 dell'Air-France che aveva perso il contatto radio con il centro di controllo italiano. Quello avvertito in mattinata in Lombardia e Valle d’Aosta era il classico assordante rumore provocato dalla rottura della barriera del suono.

Perché si chiama muro o barriera del suono

Si parla di “barriera del suono” o anche di “muro del suono” in quanto la resistenza dell'aria aumenta in maniera sempre maggiore con l'aumentare della velocità dell'aereo e diventa molto elevata, quasi una barriera fisica, quando la velocità si approssima a Mach 1 (1.200 km/h al livello del mare, 1.050 km/h a 1.100 metri di quota). Perché proprio in quel momento le molecole d'aria non fanno più in tempo a spostarsi per lasciare spazio all'aereo e vengono urtate, provocando quello che è noto come un bang sonico. Oltre a un aereo che vola a velocità superiore a quella del suono in aria, questo rumore si ha anche quando si fa schioccare una frusta. Il suono, in questo caso, è prodotto dall'estremità della frusta che supera la barriera del suono.

Baumgartner primo uomo ad abbattere muro in caduta libera

Il primo uomo che ha rotto la barriera del suono è stato il pilota americano Charles “Chuck” Yeager nel 1947, con un aereo-razzo Bell XS-1 . In quell'occasione si udirono due fragorosi boati. Felix Baumgartner, invece, è stato il primo uomo a raggiungere il muro del suono e abbatterlo in caduta libera, il 14 ottobre 2012.

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