Consulta respinge le dimissioni del giudice Zanon

Cronaca
Il giudice della Corte Costituzionale Nicolò Zanon
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È indagato a Roma per peculato d'uso. La Consulta prende atto della sua intenzione di autosospendersi dalla partecipazione ai lavori

“Successivamente, con decreto del 7 maggio 2018, il Gip di Roma ha archiviato il procedimento penale pendente nei confronti del Prof. Zanon per il reato di peculato”.

 

La Corte Costituzionale ha respinto le dimissioni presentate dal giudice Nicolò Zanon, indagato a Roma per peculato d'uso. La Consulta ha preso atto dell'intendimento di Zanon, in questa fase, di sospendere la sua partecipazione ai lavori della Corte.

La nota della Corte Costituzionale

"Pur comprendendo e apprezzando la sensibilità istituzionale dimostrata dal giudice Zanon con le sue dimissioni, motivate con un forte richiamo al rispetto dell'etica pubblica e della funzione ricoperta, la Corte, allo stato della procedura, ritiene di non accoglierle" spiega Palazzo della Consulta in una nota diramata al termine della riunione straordinaria convocata questo pomeriggio per discutere delle dimissioni presentate dal giudice.

La scelta di Zanon di dimettersi

"Sono sereno e conto di poter dimostrare l'assoluta insussistenza del reato che mi viene contestato - aveva dichiarato il giudice dopo aver appreso la notizia delle indagini a suo carico -. Tuttavia per rispetto dell'etica istituzionale e della funzione che ricopro, nonché per il rispetto che porto verso la Corte Costituzionale, ho preso questa decisione”.

 

 

 

 

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