Ragazzo accoltellato a scuola, sindaco Giulianova: "Manca il dialogo"

Cronaca

Parla il primo cittadino della città abruzzese: "Si è interrotta fiducia tra ragazzi, famiglie e educatori". Il dirigente scolastico dell'istituto dove un 17enne è stato ferito con un coltellino a serramanico da un suo coetaneo: "Lite nata da futili motivi"

Lo studente di 17 anni accoltellato da un 18enne in una scuola di Giulianova "sta bene, mi ha salutato. Non ha subito interventi". Lo ha detto a Sky TG24 Luigi Valentini, il preside dell'istituto frequentato dal ragazzo. Il ragazzo accoltellato sarà dimesso domani dall'ospedale. "Ho parlato con i genitori sia dell'uno che dell'altro, e anche con altri ragazzi - ha spiegato il dirigente scolastico -. La lite è scaturita da futili motivi, sicuramente esterni alla scuola. Sono cose fra di loro, sono motivi che ci sono sempre stati nell'adolescenza di tutti ma che questa volta hanno portato a un atto indicibile". L'aspetto che ha maggiormente sconvolto il preside è che l'aggressore ha portato a scuola un coltellino a serramanico. "Bisogna dare il giusto peso alle cose, bisogna tener conto della legalità. A scuola non si può assolutamente venire con un'arma. Saranno presi i giusti e dovuti provvedimenti", ha detto Valentini.

Sindaco: "Restituire autorevolezza agli educatori"

A interrogarsi sulle cause di un'aggressione così violenta è stato anche il sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro, interpellato da Sky TG24. "È un fatto gravissimo che va sicuramente censurato. Dobbiamo andare alla radice di questi fenomeni. Questa scuola non aveva mai avuto problemi di questo genere, evidentemente si è interrotto un dialogo, non c’è più ascolto", ha detto Mastromauro. E ancora: "Se degli adolescenti si trovano coinvolti in un fatto così grave, dobbiamo esaminare le cause. Prima esisteva un dialogo tra famiglie, ragazzi e l'educatore, che aveva un'autorevolezza riconosciuta". Come ricostruire dunque questa autorevolezza? Secondo il sindaco di Giulianova occorre "sensibilizzare, e le istituzioni e il ministero si devono far carico di politiche che creino centri d'ascolto e di dialogo con gli adolescenti". "Un atto come quello dell'aggressione si sarebbe potuto prevenire", ha spiegato Mastromauro. Per il sindaco genitori e famiglie non dovrebbero giustificare gli atti violenti dei ragazzi: "Mi sono sentito di dirlo perché c’è troppo spesso una giustificazione da parte dei genitori, a partire da risposte poco educate nei confronti degli insegnanti. Bisogna restituire agli educatori l'autorevolezza".

I motivi dell'aggressione

Una prima ricostruzione di quanto avvenuto tra i due ragazzi è stata fatta grazie ai video delle telecamere presenti nei corridoi della scuola di Giulianova: i due erano appena entrati nell'edificio, quando uno screzio tra loro si è trasformato in aggressione. Il diciassettenne avrebbe fatto lo sgambetto al diciottenne, che avrebbe reagito tirando fuori un coltellino a serramanico dallo zainetto e colpendo il compagno al volto, ferendolo alla guancia. L'aggressione sarebbe stata l'ultimo atto di un rapporto difficile fatto di provocazioni e dispetti tra i due ragazzi. Ieri l'ennesimo episodio, nato da futili motivi. Appena si è accorto di quanto era successo, il personale scolastico ha allertato i carabinieri e il diciottenne è stato portato in caserma per gli accertamenti e denunciato per lesioni personali aggravate e porto abusivo di coltello di genere proibito.

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