Esplosione Bulgarograsso, nessun ferito in pericolo di vita

Cronaca

Gli impianti della Ecosfera, azienda del Comasco che lavora solventi, sono stati posti sotto sequestro per chiarire la dinamica dell'incidente. L'Arpa ha certificato che non ci sono rischi per la salute

Tre operai ricoverati con ustioni al corpo e al viso e altri sei feriti in modo più lieve, ma nessuno in pericolo di vita. È questo, al momento, il bilancio dell'esplosione che si è verificata ieri, 7 febbraio, alla Ecosfera, azienda di Bulgarograsso, in provincia di Como.

Feriti in miglioramento

Le condizioni dei nove lavoratori rimasti feriti ieri, sono in miglioramento. Uno dei lavoratori dello stabilimento, un 46enne, arrivato in gravi condizioni all'ospedale di Varese, in serata è stato trasferito in elicottero nel reparto grandi ustionati del Niguarda, a Milano. Le sue condizioni sono stabili, ha riportato ustioni di secondo grado sul 10% del corpo, in particolare su viso e gambe; la prognosi è di 30 giorni. Migliorate anche le condizioni di altri due dipendenti Ecosfera di 40 e 46 anni, ricoverati all'ospedale di Legnano: i due sarebbero stati trattenuti per intossicazione e ustioni sulle braccia, giudicate non gravi, e potrebbero essere dimessi già in giornata. Fuori pericolo e in miglioramento anche i restanti operai portati all'ospedale Sant'Anna di Como e all'ospedale di Lecco.

"Nessun pericolo per la salute"

L'azienda, che si occupa della rigenerazione di solventi, è stata posta sotto sequestro. Gli inquirenti stanno tentando di fare chiarezza sulle cause dell'incidente, che intorno alle 14 di mercoledì ha causato l'esplosione di uno dei serbatoi esterni. L'incendio innescato è stato domato dai vigili del fuoco dopo circa tre ore. Al momento dell'incidente nella fabbrica si trovavano 33 operai. La delicatezza dei materiali lavorati dalla Ecosfera ha indotto le autorità a sgomberare sette palazzine che si trovano poco distanti dall'impianto. Si è trattato però di una misura precauzionale. I rilievi dell'Arpa (l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente) hanno infatti certificato che non sono state rilasciate sostanze tossiche nell'atmosfera. Resta un odore pungente, generato dall'acetato di etile. Ma non ci sarebbero rischi per la popolazione. L'esplosione ha causato danni anche ad alcune imprese vicine. La sede di una ditta che produce marmi accanto alla Ecosfera ha subito danneggiamenti al tetto e la rottura di alcune finestre.

La reazione dei sindacati

Nella sera di ieri, la Cgil nazionale ha diffuso una nota per esprimere "rabbia e apprensione" per quanto avvenuto nella ditta in provincia di Como. “Purtroppo – scrive il sindacato - siamo nuovamente di fronte ad un avvenimento grave, per la dinamica e per l'alto numero di persone interessate. Bisogna ricordare che il settore in questione, con un'elevata rischiosità delle lavorazioni, registra ogni anno alti indici infortunistici, fra i più elevati tra quelli accertati dall'Inail”. Per evitare incidenti simili servirebbero “azioni di prevenzione efficaci e capillari”.

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