Mafia cinese, blitz della polizia: 33 arresti in Italia e Ue

Cronaca
Nella notte tra il 17 e il 18 gennaio la polizia ha arrestato 33 presunti affiliati alla mafia cinese operanti in Italia (archivio LaPresse)

L'operazione denominata “China Truck” vede indagate almeno 50 persone per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. L'indagine, partita nel 2011, ha sgominato un sistema di monopolio su trasporti e logistica dei prodotti orientali

Blitz della Polizia contro la mafia cinese. Nella notte tra il 17 e il 18 gennaio, gli agenti hanno eseguito 33 ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del tribunale di Firenze nell'ambito della maxi operazione denominata “China Truck”.

L'operazione China Truck

L'indagine della Polizia di Stato, diretta e coordinata dalla Dda della Procura della Repubblica di Firenze, ha colpito un'organizzazione mafiosa cinese, leader in Europa nel campo della logistica e del trasporto delle merci prodotte dalle migliaia di aziende cinesi presenti sul territorio nazionale ed europeo. Si tratta di una lunga investigazione avviata nel 2011 e condotta dalla Squadra Mobile di Prato e dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato. Al centro del lavoro di indagine degli agenti c'è un'associazione criminale accusata di controllare il traffico delle merci su strada. Secondo quanto reso noto, gli affiliati al sistema avrebbero raggiunto una totale egemonia nel campo della logistica mediante metodi mafiosi e l'avrebbero finanziata con gli introiti di estorsione, usura, controllo del gioco d´azzardo, della prostituzione, dello spaccio di stupefacenti. A tutti i destinatari del provvedimento viene contestato il 416 bis, l'associazione a delinquere di stampo mafioso.

Arresti tra Roma, la Toscana, Milano e Padova

Secondo quanto si è appreso, sono una cinquantin le persone iscritte nel registro degli indagati. Trentatre le ordinanze di custodia cautelare in carcere. La misure sono state emesse dal gip presso il Tribunale di Firenze, Alessandro Moneti, su richiesta della Procura della Repubblica Dda. La maggior parte dei provvedimenti sono scattati a Prato: 25 indagati, di cui 16 arrestati e 9 denunciati a piede libero mentre sono otto gli arrestati a Roma (dove sono 10 gli indagati). A Milano e Padova sono state arrestate due persone mentre tra Firenze e Pisa gli indagati a piede libero sono 7. Altre 4 persone si trovavano invece già in carcere per altri motivi e due sono i soggetti di origine cinese arrestati in Francia (dove ci sono anche altri due indagati). Infine, due destinatari del provvedimento si trovano attualmente in Cina.

Attivi anche in Europa e Cina

Sono stati anche disposti i sequestri preventivi di 8 società, 8 veicoli, due immobili e 61 tra conti correnti e deposito titoli, per un valore economico complessivo di alcuni milioni di euro.L'investigazione avrebbe permesso di far luce sulle dinamiche della mafia cinese in Europa ma anche su ruoli e alleanze all'interno dell'organizzazione. Il cartello criminale sarebbe stato composto da soggetti originari delle province cinesi dello Zhejiang e del Fujian. Le attività illecite venivano svolte non solo in Italia ma in tutta Europa: l'organizzazione aveva, infatti, affermato la propria supremazia assoggettando aziende di connazionali operanti nello stesso settore della logistica a Prato, Roma, Padova, Milano, Parigi, Neuss (Germania), Madrid attraverso la forza dell'intimidazione e della violenza. L'indagine ha portato a ripercorrere, anche sotto la luce del vincolo associativo, episodi violenti avvenuti a Prato e in altre province italiane, e a ricostruire le diverse responsabilità in ordine alla pianificazione dell'attività criminale. Nel blitz di questa mattina sono stati impegnati gli uomini del Servizio centrale operativo (Sco), delle squadre mobili di Prato, Roma, Firenze, Milano, Padova e Pisa, dei reparti prevenzione crimine oltre a quelli dei reparti volo e cinofili.

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