Neve al Nord, caldo anomalo al Sud: il clima divide in due l'Italia

Cronaca
Neve al Nord, caldo a Roma e al Sud: l'Italia è divisa in due dal meteo

Nevicate e disagi hanno interessato le zone montuose del Piemonte, mentre al Centro e nel Meridione si registrano minime record per gli ultimi 40 anni con temperature vicine ai 20 gradi. In arrivo una perturbazione che porterà piogge e forti temporali. LE PREVISIONI

L'Italia sta vivendo un clima segnato da grandi estremi. Neve abbondante e gravi disagi sul Piemonte, su cui dovrebbe esserci qualche ora di tregua da oggi, 10 gennaio, mentre al Sud resta un caldo anomalo, con temperature minime tra i 17 e i 19 gradi, che dovrebbe attenuarsi nelle prossime ore (LE PREVISIONI METEO). Sulle zone più colpite dalle abbondanti nevicate, come il Sestriere, resta alto il rischio valanghe, mentre è stata riaperta la strada tra Valtournenche e Breuil-Cervinia, rimasta chiusa nei giorni scorsi. Sul Centro-Sud è previsto l’arrivo di temporali per il passaggio di una perturbazione di origine atlantica. La Protezione civile ha diramato diverse allerte meteo su quasi tutte le regioni centro-meridionali, per il possibile arrivo di rovesci di forte intensità e raffiche di vento. Più a nord, sul Veneto, è stata diramata un’allerta rossa.

Piogge e temporali in arrivo

Il tempo migliora al Nord ma peggiorerà al Sud e inizia a farlo anche su Liguria e Sardegna. Infatti mentre una bassa pressione ionica si sta allontanando verso la Grecia, un altro centro depressionario sta per fare il suo ingresso sul mar Ligure. Secondo gli esperti, nella giornata di oggi, 10 gennaio, piogge e temporali interesseranno gran parte delle regioni meridionali. Nel frattempo nubi e qualche pioggia inizieranno ad interessare Liguria, alta Toscana e Sardegna occidentale (LE PREVISIONI METEO). Giovedì 11, piogge e locali temporali bagneranno Toscana, Lazio, Sardegna, Sicilia, coste campane. Successivamente le piogge andranno ad interessare ancora il Sud con maltempo in Calabria. Il fine settimana sarà piuttosto asciutto e spesso soleggiato su gran parte delle regioni, anche se soffieranno venti più freschi che faranno calare le temperature soprattutto di notte, mentre di giorno, grazie al maggior soleggiamento, non subiranno sostanziali variazioni.

Protezione civile dirama allerte meteo

Dovrebbe quindi attenuarsi l’ondata di caldo che ha interessato il Centro-Sud portando temperature record per il mese di gennaio considerando gli ultimi 40 anni: massime oltre i 20 gradi e minime di 17-18 gradi. E anche il Nord non è stato risparmiato da questa ondata di caldo. A Milano il 9 gennaio si è registrata la temperatura minima più elevata degli ultimi 20 anni con 10,4 gradi, come pure a Verona (12 gradi all'alba) e a Brescia (11,1 gradi). Il caldo anomalo è destinato a diminuire già oggi, 10 gennaio, a seguito dell'arrivo della perturbazione che richiamerà aria fredda e umida dal Nord-Atlantico, a causa della quale la Protezione Civile ha diramato diverse allerte meteo. È previsto l'arrivo di forti temporali su quasi tutte le regioni del Centro-Sud, spiega la Protezione Civile, con "rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, possibili grandinate e forti raffiche di vento". Sul Veneto l'allerta è addirittura rossa, mentre è gialla su Abruzzo, Molise e Calabria, su parte della Puglia, della Campania e della Basilicata, e sui versanti tirrenico e ionico della Sicilia, isole comprese.

Allerta per il livello del Po

È stato di allerta per l'ingrossamento dei fiumi a valle nel nord Italia dove il Po è cresciuto nelle ultime 36 ore per effetto dell'ondata di maltempo con nevicate straordinarie, temporali e grandinate. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sul livello idrometrico al Ponte della Becca (in provincia di Pavia) del più grande fiume italiano che è rappresentativo della situazione di difficoltà dei bacini idrografici, dal Piemonte al Veneto. "La pausa concessa dal maltempo dopo le eccezionali precipitazioni - sottolinea in una nota la Coldiretti - sta provocando lo scioglimento della neve con il pericolo valanghe e frane in montagna, ma anche rischio idrogeologico diffuso a causa del livello idrometrico raggiunto dai corsi d'acqua. Timori per le aziende agricole e le comunità situate a ridosso di torrenti e fiumi dove per effetto del rapido innalzamento sono stati raggiunti livelli prossimi ai limiti di guardia".

Tregua in Piemonte

È tregua maltempo sul Piemonte, dopo i gravi disagi causati dalle abbondanti nevicate in montagna e dalle piogge in pianura. A Sestriere si continua a lavorare per ripristinare il collegamento con Pinerolo, lungo la Sp 23. Le scuole restano chiuse anche oggi. Il sindaco, Valter Marin, ha firmato una ordinanza con cui impone "la rimozione della neve da tetti, terrazze, balconi sporgenze o in genere da qualunque posto elevato". Resta alto il rischio valanghe. I residenti del condominio San Vittorio, sommerso dalla neve per la slavina di lunedì sera, hanno trascorso la seconda notte fuori casa. Oggi proseguiranno le verifiche dei tecnici sulla stabilità dell'edificio, dichiarato inagibile.

Situazione stabile in Valle d'Aosta

È finito l’isolamento per circa 5mila turisti, in larga parte stranieri: è stata infatti riaperta la strada tra Valtournenche e Breuil-Cervinia, rimasta chiusa nei giorni scorsi a causa del pericolo valanghe. In Valle d’Aosta la situazione risulta sotto controllo in tutto il territorio regionale. Riaprono le strade per Cogne e Gressoney, isolate dall'8 gennaio - insieme ad altre località - per il pericolo valanghe. Pericolo che è in graduale diminuzione grazie alla fine delle nevicate (pur attestandosi al livello 4-forte). 

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