Vaccini obbligatori, rinviata decisione su ricorsi contro il decreto

Cronaca
Una foto d'archivio delle vaccinazioni (Ansa)
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La Corte Costituzionale ha rinviato a mercoledì 22 novembre la discussione in camera di consiglio delle questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla Regione Veneto

Il tema dei vaccini approda di fronte ai giudici costituzionali. La Consulta accoglie un’udienza pubblica sull’obbligatorietà vaccinale. Si discute dei due distinti ricorsi, impugnati dalla Regione Veneto alla Corte Costituzionale, sulle disposizioni in materia di prevenzione vaccinale introdotte dal decreto Lorenzin. 

Slitta la camera di consiglio

A seguito del protrarsi fino al pomeriggio inoltrato dell'udienza pubblica, la Corte costituzionale ha rinviato a domani mattina - mercoledì 22 novembre - la discussione sulle questioni di legittimità sollevate dalla Regione Veneto sulla legge "Disposizioni in materia di prevenzione vaccinale".   

Le questioni di legittimità

Due i ricorsi in cui il Veneto lamenta una lesione del diritto individuale alla salute. Sono stati impugnati sia il decreto legge 73/2017 sia la norma di conversione in vigore dal 6 agosto. La Regione di Luca Zaia ha sollevato questioni di legittimità che riguardano l'intero testo del provvedimento e in particolare l'obbligatorietà e la gratuità di determinate vaccinazioni per i minori, i casi di esonero o differimento, le sanzioni per l'inosservanza dell'obbligo vaccinale, gli adempimenti vaccinali richiesti per l'iscrizione ai servizi educativi per l'infanzia, alle istituzioni del sistema nazionale di istruzione, ai centri di formazione professionale e alle scuole private non paritarie, gli altri adempimenti a carico delle istituzioni scolastiche ed educative in caso di minori che non possono essere sottoposti a vaccinazione; gli adempimenti vaccinali in via transitoria per l'iscrizione per l'anno scolastico 2017/2018 e la copertura finanziaria.

Il secondo ricorso

Le questioni di legittimità costituzionale sollevate nel secondo ricorso sono invece: la cessazione dell'obbligatorietà di alcune vaccinazioni sulla base della valutazione dei dati epidemiologici e del grado di copertura vaccinale raggiunto, la facoltatività di altre vaccinazioni, gli indennizzi a favore dei soggetti danneggiati da complicanze irreversibili da vaccinazioni. Tra i motivi di ricorso del Veneto, molti riguardano il riparto delle competenze Stato-Regioni in materia sanitaria.

Il Consiglio di Stato ha già "salvato" la norma 

La decisione della Corte è molto attesa, date le polemiche degli ultimi mesi, ma una prima valutazione è già arrivata dal Consiglio di Stato con un parere ufficiale esposto a fine settembre, che indica come la copertura vaccinale "è sicuramente interesse primario della collettività". E "la sua obbligatorietà può essere imposta ai cittadini dalla legge, con sanzioni proporzionate e forme di coazione indiretta". Si tratta di una valutazione che la Consulta terrà presente nella propria decisione. Sull’esito, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin si è sempre detta "serena". Nelle ultime ore un richiamo a "non abbassare la guardia" è arrivato anche dalla sottosegretario alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi.

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