Migrante dà fuoco a centro nel Casertano, gestore spara e lo ferisce

Cronaca
foto d'archivio (LaPresse)
1-migrante-la-presse

Un 19enne ha dato alle fiamme la sua stanza, causando lo sgombero dei migranti alloggiati nello stabile. Uno dei soci della coop che gestisce il centro, dopo aver discusso col giovane, ha estratto una calibro 38 e lo ha colpito

Giornata di tensione a Gricignano d'Aversa, nel Casertano, dove un richiedente asilo del Gambia, ospite in un centro temporaneo di accoglienza, è stato ferito con colpi di pistola al volto sparati da uno dei soci della struttura, un 43enne che è stato fermato dai carabinieri per tentato omicidio.

Ferito 19enne

Il ragazzo ferito è ricoverato all'ospedale Cardarelli di Napoli in prognosi riservata. Il sindaco di Gricignano Andrea Moretti, pur precisando che "ciò che è accaduto sabato notte nel centro di accoglienza non ha nulla a che vedere con i cittadini di Gricignano", ha annunciato l'invio nei prossimi giorni di una lettera alla Prefettura. "In essa spiegherò che il mio Comune non può più accogliere immigrati".

La ricostruzione

Tutto è iniziato nella tarda serata di sabato 10 novembre al Cta "La Vela", ubicato in via Leonardo da Vinci, una struttura gestita dalla cooperativa sociale La Vela che accoglie circa 150 richiedenti asilo, tra gambiani, nigeriani, pachistani.

Il 19enne già negli scorsi giorni aveva protestato per le pessime condizioni, a suo dire, dell'immobile, lamentando tra l'altro la mancanza di internet e dei riscaldamenti tanto che ieri aveva ricevuto il provvedimento dalla prefettura che gli revocava l'accoglienza. "La struttura è ottimale per ospitare migranti - replica Salvatore Sorriento, responsabile legale della Coop - e ai migranti non manca nulla; ci sono i mediatori culturali e i riscaldamenti verranno attivati a metà novembre come da legge. Della Gatta ha sbagliato a usare la violenza ma, da quanto mi è stato riferito, è stato anche colpito al volto dal migrante con una pietra. E' da una settimana che il gambiano creava problemi".

Il 10 novembre il 19enne ha dato fuoco alla stanza in cui alloggiava; lo stabile è stato poi evacuato. Poco dopo è intervenuto uno dei soci della coop, il 43enne Carmine Della Gatta; questi, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Marcianise guidati da Luca D'Alessandro, avrebbe avuto un violento alterco con il migrante per poi estrarre la pistola, una calibro 38, facendo più volte fuoco verso l'africano.

Della Gatta è quindi scappato; dopo qualche ora però si è presentato ai carabinieri, che nel frattempo lo avevano identificato grazie ad alcuni testimoni, e si è costituito. 

Cronaca: i più letti