Migranti, in Italia nel 2017 sbarchi in calo rispetto al 2016

Cronaca
Gli sbarchi in Italia nel 2017 sono in aumento rispetto al 2016 (Getty)

Secondo il Rapporto sulla Protezione internazionale, nei primi dieci mesi di quest’anno sono arrivati in 111.302 contro 181.436 dello stesso periodo dell'anno scorso

Aumentano le richieste di protezione internazionale in Italia: sono 77.449 nei primi 6 mesi del 2017, il 44% in più rispetto allo stesso periodo del 2016.  Calano invece gli sbarchi: - 30% al 30 ottobre 2017. Anche se fino a giugno 2017, prima dell'accordo tra Italia e Libia, si era registrato un aumento del 19,3%. E' quanto emerge dal Rapporto sulla Protezione internazionale in Italia 2017 presentato oggi da Anci, Caritas Italiana, Cittalia, Fondazione Migrantes e Sprar in collaborazione con l'Unhcr. Nei primi sei mesi del 2017 il numero di arrivi segnava quota 83.752. Sempre secondo il report sono oltre 3.200 i Comuni italiani coinvolti nell'accoglienza dei migranti (si tratta del 40% del totale). Lombardia, Campania, Lazio, Piemonte, Veneto e Puglia, sono le regioni che ne ospitano di più.

Gli sbarchi

Nel 2016, evidenza il rapporto, 162mila dei 181.436 migranti sbarcati  sulle coste italiane erano partiti dalla Libia. Al 30 ottobre 2017, il numero di sbarchi segna quota 111.302, ovvero il 30% in meno rispetto allo stesso periodo del 2016. I primi sei mesi del 2017 invece hanno visto più sbarchi rispetto allo stesso periodo del 2016. A sua volta, nel 2016 il numero di migranti sbarcati sulle coste italiane con 181.436, ha toccato il 18% in più se confrontato con il 2015. La Sicilia, con 123 mila persone sbarcate, è stata la regione più coinvolta se si parla di arrivi ma sono poi Lombardia, Campania, Lazio, Piemonte, Veneto e Puglia che ne ospitano un numero maggiore rispetto alle altre regioni italiane. Il report segnala che anche nel 2017 la stragrande maggioranza dei migranti è arrivata dalla Libia (162 mila), mentre la Nigeria si conferma il primo Paese di origine dei migranti sbarcati con oltre 14 mila persone, seguita da Bangladesh (8.241) e Guinea (7.759). Secondo il rapporto, nel 2016 sono stati 5.800 i rimpatri sui circa 41 mila migranti irregolari, 300 in più rispetto al 2015.  

Migranti, più di uno su due non ottiene protezione internazionale

Il Rapporto sulla Protezione internazionale in Italia 2017 riporta che lo scorso anno il 40.2% dei richiedenti protezione ha ottenuto l’ok da parte delle Commissioni territoriali italiane: sono state 91 mila le domande che hanno avuto esito positivo mentre i dinieghi sono stati il 56.2%. Nel primo semestre del 2017, invece, le domande complessivamente esaminate ammontano a 41.379: circa 4,3 su 10 hanno avuto esito positivo (status di rifugiato: 9%, protezione sussidiaria: 9,8%, permesso per motivi umanitari: 24,5%). Per il 51,7% l'esame si è concluso negativamente.

Oltre 3.200 Comuni italiani coinvolti nell'accoglienza

Oltre 3.200 Comuni italiani - il 40% del totale - sono coinvolti nell'accoglienza dei migranti. Nel primo semestre 2017, le Regioni più coinvolte nell'accoglienza sono nell'ordine: Lombardia (13,2%), Campania (9,3%), Lazio (8,7%), Piemonte e Veneto (entrambe 7,3%), Puglia (7,0%). L'incidenza più elevata tra Comuni coinvolti nell'accoglienza e Comuni esistenti nella regione riguarda tuttavia la Toscana (sul totale dei Comuni toscani ben l'83% accoglie richiedenti asilo) e l'Emilia Romagna (78,1%) mentre i valori più bassi sono relativi a Sardegna (17,8%), Abruzzo (19,3%) e Valle d'Aosta (20,3).Al 15 luglio 2017 i migranti presenti nelle varie strutture di accoglienza erano 205 mila (mentre a fine 2016 risultavano oltre 188.000). I Centri di accoglienza straordinaria continuano ad essere quelli più utilizzati con 158.607 accolti e assistiti. Il report evidenzia inoltre che dal 2014 al 2016 la presenza di richiedenti nei CAS è aumentata del 286,5%. 

A livello mondiale, ogni minuto 20 persone sono costrette a fuggire

Sono 65.6 milioni i migranti forzati stimati nel 2016, 300 mila in più rispetto all’anno precedente. Vuol dire che ogni minuto 20 persone sono costrette a fuggire. Tra questi, oltre 40 milioni sono gli sfollati interni e 22,5 milioni i rifugiati. Il dato più significativo, tuttavia, è quello che coinvolge i bambini che rappresentano il 50% di questi migranti forzati.

Siria, Afghanistan e Sud Sudan: un rifugiato su due proviene da qui

Sono tre i Paesi da cui scappano via il 55% dei rifugiati di tutto il mondo: Siria, Afghanistan, Sud Sudan. Con un numero che sfiora i 3 milioni, la Turchia è il Paese che ne ospita di più, mentre - stando ai dati forniti dal Rapporto sulla Protezione internazionale in Italia 2017 - gli Stati che hanno ricevuto il maggior numero di richieste d'asilo nel mondo nel corso dell'anno 2016 sono la Germania e gli Stati Uniti. 

Germania e Italia le più accoglienti d'Europa

A livello di Unione Europea, anche se gli sbarchi sulle coste siciliane sono aumentati rispetto agli scorsi anni, le richieste di protezione internazionale sottolineano invece un trend negativo già a partire dal 2016 con 1.259.955 domande (-4,8% rispetto all'anno precedente). Inoltre, ci si attende un'ulteriore flessione a fine 2017 a seguito dell'accordo siglato tra Libia e Italia. La Germania rimane il primo Paese per numero di richieste con oltre 745 mila casi, seguita a grande distanza dall'Italia con circa 123 mila casi, dalla Francia con 84 mila e dalla Grecia con 51 mila. Questi quattro Paesi insieme totalizzano il 79,6% delle richieste di protezione internazionale presentate nell'Unione europea nel 2016. Da notare che la Germania si trova al primo posto anche per incidenza di richieste di asilo sulla popolazione residente mentre in questa classifica l'Italia è decima. Quasi tutti i Paesi dell'Europa centro-orientale, a conferma delle politiche nazionali di chiusura, hanno visto diminuire sensibilmente le richieste con punte del -83,4% in Ungheria. 

Fallisce il programma di ricollocazione

Il programma di ricollocazione, previsto dall'Agenda europea, il cui obiettivo era quello di alleggerire la pressione dei flussi sui due principali Paesi di ingresso, Italia e Grecia, si è dimostrato fallimentare. Infatti a fronte di 160.000 ricollocazioni previste dai due Paesi, a settembre 2017 se ne sono registrate appena 29.134 di cui solo 9.078 dall'Italia. Secondo i dati del report, programmi europei di reinsediamento hanno permesso di far entrare in Europa da Paesi terzi 22.518 rifugiati. Si tratta di un numero sensibilmente in crescita rispetto agli anni precedenti e che ha visto un forte impegno soprattutto di Paesi come Estonia, Finlandia, Germania, mentre una totale assenza di Paesi come la Grecia, Polonia, Bulgaria, Croazia. L'Italia ha accolto quasi il 60% della sua quota pari a 1.152 rifugiati.

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