Neonata morta trovata in un sacchetto in centro rifiuti nel Veneziano

Cronaca
L'impianto dove è stata ritrovata la bambina (Foto Google Earth)
impianto_rifiuti_musile

La bimba è stata rinvenuta da alcuni operai a Musile di Piave. Disposta l’autopsia per capire se la piccola sia stata abbandonata quando era ancora viva. L’impianto riceve materiale da sei province del Veneto, dal Friuli Venezia Giulia e dal Trentino Alto Adige

Il corpo di una neonata, in avanzato stato di decomposizione e con ancora delle tracce di cordone ombelicale, è stato trovato da alcuni operai in un sacchetto abbandonato in un centro raccolta rifiuti a Musile di Piave, in provincia di Venezia.

Morta almeno una settimana fa

Il ritrovamento è avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato e la procura di Venezia ha disposto l’autopsia per stabilire le cause della morte e se la bimba sia stata abbandonata quando era ancora viva. Da un primo esame sembrerebbe che la piccola fosse morta da almeno una settimana. Fonti investigative spiegano che il lavoro è indirizzato in questa prima fase ad analizzare il materiale documentale per capire l'origine del sacchetto, arrivato con un camion venerdì scorso nell'impianto, che avrebbe accolto materiale proveniente anche da altre regioni d'Italia oltre al Triveneto. Le indagini, avviate in collaborazione con il Noe e coordinate dal pm Elisabetta Spigarelli, si prospettano difficili anche perché lo stesso sacchetto, nella fase automatica di apertura, è stato aspirato e distrutto.

Le parole del sindaco

"L'azienda in questione tratta rifiuti che arrivano da diverse zone d'Italia e quindi il piccolo corpicino potrebbe non provenire da Musile e neppure dal sandonatese", ha detto il sindaco, Silvia Susanna, dopo il ritrovamento del corpo. Il primo cittadino si dice "sconvolta per la notizia" e sottolinea che "al momento non si conoscono le motivazioni che hanno portato ad un simile comportamento".

L’azienda

L'azienda Ecopate di Musile di Piave in cui è stato ritrovato il corpo della neonata è nell'area artigianale della località veneziana. È un impianto di trattamento e recupero di vetro cavo altamente tecnologico che riceve rifiuti da sei province del Veneto (esclusa Verona), dal Friuli Venezia Giulia e dal Trentino Alto Adige, con un bacino di utenza di un milione e 600mila abitanti residenti, senza contare le utenze legate al turismo.

Cronaca: i più letti