A Palermo, con l'aiuto di Schillaci, la prima squadra di migranti

Cronaca
Gli allenamenti dell'Asante Calcio (foto Sky TG24)

Si chiama Asante Calcio ed è formata da 20 stranieri, minori non accompagnati, provenienti da diversi Paesi: Gambia, Costa D'Avorio e Nigeria. La loro voce sarà l'ex campione della Nazionale

Partirà tra pochi giorni l'avventura sportiva dell'Asante Calcio nel campionato di terza categoria palermitano. La novità è che si tratta della prima squadra interamente formata da minori stranieri non accompagnati, ospiti dei centri Azad ed Elom gestiti dall'associazione Asante Onlus.

La nuova squadra dell'Asante

Il nuovo team è formato da 20 giovanissimi richiedenti asilo, arrivati in Italia da diversi Paesi del continente africano come Gambia, Costa D'Avorio e Nigeria. Molti di loro, che inizieranno il campionato a novembre nel girone B della terza categoria, sono riusciti a raggiungere il nostro Paese dopo essere stati soccorsi in mare dalle navi della Guardia Costiera. Un incubo finito grazie all'accoglienza della Asante Onlus e al potere sociale dello sport, che ha permesso ai venti di integrarsi nella città siciliana e dar vita alla squadra di calcio. Che oggi risulta la prima totalmente composta da migranti a essere iscritta regolarmente a un campionato Figc. Nel corso della presentazione del nuovo undici allenato dal mister Giuseppe Leone, è stato reso noto che gli allenamenti dell'Asante si svolgeranno tre volte alla settimana nel campo della Fincantieri. Il campo che ospiterà le loro partite ufficiali sarà, invece, quello del Ribolla, il centro sportivo creato da Totò Schillaci.

Il ruolo di Toto Schillaci

Proprio l'ex campione della Juventus e della Nazionale italiana, è stato nominato direttore dei servizi comunicazione dell'Asante Calcio: un ruolo che consegna all'ex capocannoniere di Italia '90 il compito di promuovere in tutta Italia l'immagine della squadra. “Sono ragazzi che hanno avuto una vita difficile – ha detto Schillaci ai microfoni di Sky TG24 – e noi cerchiamo di dargli un sorriso, quello del calcio. Uno sport che a me ha dato molto, che mi ha cambiato la vita e chissà che non la cambi pure a qualcuno di questi giovani”. Schillaci ha inoltre aggiunto che metterà la sua professionalità di ex giocatore al servizio della nuova squadra e che il suo centro sportivo farà di tutto per far sentire i ragazzi come a casa propria. Un concetto ribadito anche dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che in occasione della presentazione della squadra, la scorsa settimana, ha sostenuto che "chi arriva a Palermo diventa palermitano". "Questa – ha aggiunto Orlando parlando con la stampa locale – non è una squadra di giovani migranti, ma di giovani palermitani".

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