Save the children: sono 1172 le vittime della tratta in Italia

Cronaca
Tra i gruppi più esposti alle diverse forme di sfruttamento in Italia ci sarebbero i minori stranieri non accompagnati e giunti nel nostro paese via mare (foto: archivio Getty Images)
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Secondo il censimento relativo al 2016, per la maggior parte, circa 954, si tratterebbe di donne, mentre 111 sarebbero minori

In occasione della giornata europea contro la tratta degli esseri umani, Save the children ha pubblicato gli ultimi dati disponibile della Commissione, rivelando che i più esposti ad essere vittime di tratta e sfruttamento in Europa e Italia sarebbero donne e bambini. Nel 2016, nel nostro paese, le vittime della tratta effettivamente censite sarebbero state 1172, di cui 954 donne e 111 minori, per la maggior parte (84%) di genere femminile.

Le vittime della tratta

I numeri messi a disposizione dalla Commissione europea, secondo Save the children, non sarebbero sufficienti a rendere la reale entità del fenomeno della tratta di esseri umani, per sua natura sommerso. Tuttavia, indicano comunque che si tratterebbe di un problema radicato nei paesi dell’Ue. Le vittime accertate o presunte nel continente sarebbero, infatti, almeno 15.846, delle quali il 76% sono donne e il 15% minori, coinvolte in particolare nella prostituzione per il 67%, nello sfruttamento lavorativo (21%), nei servizi domestici, ristorazione, settore agricolo, manifatturiero ed edile. Nel nostro paese, nel 2016, le vittime censite e inserite nei programmi di protezione sono state 1172, per la maggior parte donne (954) e bambini (111). Le vittime minorenni sono principalmente di nazionalità nigeriana (67%), con una presenza crescente di 13enni e 14enni rumeni (8%). Anche in Italia, lo sfruttamento sessuale avviene in un caso su due, con un andamento crescente. Lo sfruttamento in economie illegali come lo spaccio (10% dei casi), lo sfruttamento lavorativo (5,4%) e l’accattonaggio (3,6%) rappresentano casi piuttosto frequenti. La crescita dello sfruttamento sessuale sarebbe confermata anche dai dati di Save the children, secondo la quale, tra maggio 2016 e marzo 2017, i contatti con gli operatori delle unità di strada del progetto nazionale “Vie d’Uscita” sarebbero saliti da 356 a 1.313, di cui 237 vittime minorenni e 1.076 neo-maggiorenni.

La Giornata europea della tratta

Tra i gruppi più esposti alle diverse forme di sfruttamento in Italia ci sarebbero i minori stranieri non accompagnati e giunti nel nostro paese via mare: nel corso del 2017 sono stati 13 mila. C’è una parte di minorenni vittima di sé stessa, che finirebbe con il farsi coinvolgere attivamente in reati connessi alla tratta e allo sfruttamento. Nel nostro paese, sarebbero quasi 15 mila, secondo Save the children, i giovani sospettati o incriminati per spaccio e prostituzione, la metà dei quali avrebbe tra i 16 e 17 anni. Per la maggior parte (10.990, di cui 1167 ragazze) sono italiani, seguiti da alcuni paesi dell’Africa (1.551, di cui 73 di sesso femminile) e dai rumeni (747 di cui 156 giovani donne). “La Giornata europea della tratta - ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children - ci ricorda come questo fenomeno non sia qualcosa distante da noi, ma fortemente presente nel nostro continente e nel nostro Paese”.  Per la direttrice, i numeri sarebbero sottostimati, ma il fenomeno della tratta e i reati ad esso collegati coinvolgerebbero centinaia di migliaia di persone ogni anno anche in Europa. “Tra la loro – ha continuato - ci sono molti minori che vengono sfruttati approfittando delle loro condizioni di vulnerabilità, come nel caso dei minori stranieri non accompagnati giunti via mare in cerca di salvezza e futuro”.

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