Chikungunya, casi a Latina e una ragazza infetta a Mantova

Cronaca

Il centro nazionale sangue dopo il blocco delle donazioni nelle aree colpite: "È una maxiemergenza". Il fabbisogno aggiuntivo stimato è tra le 200 e le 250 sacche al giorno

"Nella provincia di Latina si sono registrati, al momento, 4 casi di Chikungunya: 2 certi e 2 probabili”. Il dato è stato comunicato dalla Asl di Latina in una nota pubblicata sul proprio sito. "Dopo i casi registrati e sulla base della circolare del Ministero della Salute, il Sindaco del Comune di Latina è già stato informato per competenza. Si sta provvedendo ad informare tutti i sindaci della Provincia affinché predispongano le azioni per eventuali interventi di disinfestazione in caso vengano accertati casi".

Primo caso in Lombardia

È stato riscontrato anche il primo caso di Chikungunya in Lombardia. Ad essere stata infettata è una ragazzina di 13 anni di origine asiatica residente a Curtatone, Comune alle porte di Mantova. A darne notizia, con un comunicato, lo stesso Comune di Curtatone allertato da una segnalazione del Servizio di prevenzione medica dell'Ats Val Padana. Subito è partita la disinfestazione nell'abitazione della bambina, che si trova nelle campagne del paese. La ragazzina ha contratto il virus durante una vacanza con la famiglia nel suo paese di origine. Le sue condizioni non desterebbero preoccupazioni e starebbe per essere dimessa. 

Raccolte straordinarie di sangue in Italia. Cns: "Maxiemergenza"

Intanto, per via delle carenze dovute ai focolai della malattia nel Lazio, in tutta Italia stanno partendo delle raccolte straordinarie di sangue, programmate con le Regioni e scaglionate nel tempo. L'indicazione è emersa durante una riunione con i rappresentanti delle associazioni e federazioni di Volontariato del dono, coordinata dal Centro nazionale sangue - Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute che si è tenuta il 15 settembre a Roma. Al momento, il fabbisogno aggiuntivo stimato è di 200-250 sacche al giorno. Inoltre, le conseguenze sul sistema trasfusionale a seguito dell'emergenza legata ai focolai di Chikungunya nel Lazio "sono paragonabili a quelle di una maxiemergenza, sebbene non sia di tipo sanitario, perché il virus raramente dà sintomi gravi”, come ha affermato il Centro nazionale sangue (Cns). Tutte le Regioni, sottolinea il Cns, "anche quelle a loro volta in difficoltà nella raccolta, hanno dato la loro disponibilità a contribuire alla compensazione".

Centro Ue malattie: attesi più casi nel Lazio

Il Centro Europeo di Controllo delle Malattie (Ecdc), in un documento di valutazione del rischio legato ai focolai italiani, ha scritto che “è prevedibile che altri casi di Chikungunya vengano identificati nel Lazio nei prossimi giorni, vista l'area di contagio favorevole allo sviluppo delle zanzare e il clima ancora estivo”. L’ente ha spiegato che questa emergenza non giunge inattesa "in aree dove le zanzare aedes albopictus sono presenti e in un periodo in cui le condizioni ambientali favoriscono l'abbondanza e l'attività delle zanzare”. 

Il rapporto del centro Ue 

"Il fatto che il primo contagio potrebbe essere avvenuto a metà luglio, che i casi sono riportati in due aree separate e che diversi casi asintomatici sono sotto indagine suggerisce che la trasmissione locale è molto efficace”, hanno scritto gli esperti europei, sottolineando che nuovi casi sono attesi e “la probabilità di ulteriore trasmissione nel Lazio è alta". L'Ecdc suggerisce una serie di misure agli stati membri, a partire l'esclusione dalla donazione di sangue per tutti i turisti di ritorno dalle aree infette (Anzio e la zona sud-est di Roma). 

Lazio: ok raccolta sangue Asl non coinvolte 

La Regione Lazio, nel corso di una riunione "con tutte le Associazioni dei Donatori di Sangue e tutti i Servizi della Medicina Trasfusionale”, aveva anche stabilito alcune misure di prevenzione approvando la "raccolta straordinaria di sangue nelle Asl non sottoposte a prescrizioni, al fine di compensare le carenze dovute alle prescrizioni che riguardano la Asl RM2 e il Comune di Anzio". La Regione Lazio, per offrire "tutte le informazioni necessarie ha creato una apposita sezione sul proprio sito".

Ieri altri 10 casi nel Lazio

Nella giornata di giovedì 14 settembre, si sono appurati altri dieci nuovi casi di Chikungunya nel Lazio, quasi tutti provenienti da Anzio. Da dieci Regioni italiane sono arrivate quasi 1000 sacche di sangue per sopperire al deficit di donazioni. A Roma resta alta l'allerta sulla presenza delle zanzare tigre, gli insetti attraverso i quali è possibile contrarre la Chikungunya. E mercoledì la sindaca Virginia Raggi ha firmato l'ordinanza “per contrastare l'emergenza sanitaria” non solo “su suolo pubblico, ma anche su quello privato”.

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