Incendio Mortara, rischio diossina. Il sindaco: “Non aprire finestre”

Cronaca

A due giorni dal rogo rimane alta l’allerta in attesa dei dati ufficiali dell’Arpa. Nell’indagine si profila il reato di disastro ambientale, se dovesse risultare un’origine dolosa delle fiamme. Le scuole e gli uffici rimarranno chiusi fino a lunedì

A due giorni dall’incendio a Mortara i vigili del fuoco continuano a lavorare per spegnere del tutto le fiamme che hanno devastato la ditta “Eredi Bertè”, che si occupa della gestione di rifiuti speciali. Il sindaco del paese in provincia di Pavia, Fabio Facchinotti, spiega a Sky TG24: “Rimane attiva l’ordinanza emessa il giorno del rogo: in forma precauzionale non bisogna aprire porte e finestre, soprattutto delle abitazioni vicine alla ditta andata a fuoco”. Al momento quello che preoccupa non è il livello di polveri sottili nell’aria ma quello della diossina, data la grande quantità di plastica bruciata nell’incendio.

Rischio diossina

Sulla possibile diffusione di diossina nell’aria, il primo cittadino ha spiegato che “i dati delle centraline fisse dell’Arpa sono confortanti e non destano preoccupazione. Ma mancano i dati delle centraline mobili che ancora non sono arrivati”. Intanto proseguono le indagini della magistratura e il reato che va a profilarsi è quello di disastro ambientale, se fosse appurata la matrice dolosa dell’incendio. (LE FOTO)

Le ordinanze

I sindaci di diversi comuni limitrofi hanno deciso di tenere chiusi scuole e uffici fino a lunedì. Ma se l’incendio non venisse domato del tutto, ha aggiunto a Sky TG24 il primo cittadino di Mortara, “si potrebbe valutare di tenerli chiusi anche oltre, se i dati dell’Arpa dovessero dare indicazioni in questo senso”. 

I dubbi sui controlli

L’incendio di mercoledì è scoppiato proprio nel giorno in cui era previsto un controllo programmato dell’Arpa. Questa ispezione doveva tenersi a luglio ma saltò perché il titolare ebbe un malore. Negli ultimi mesi la popolazione aveva denunciato odori e rumori strani provenienti dalla ditta anche se nessun esposto ufficiale è arrivato in Comune. Sull’episodio indaga anche la Commissione parlamentare d’inchiesta sul cicli di rifiuti, perché di recente in Lomellina ci sono stati diversi roghi sospetti su sta cercando di fare luce la Procura di Pavia.

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