Papa Francesco vede Aung San Suu Kyi: via alle relazioni diplomatiche

Cronaca
Il premio Nobel Aung San Suu Kyi (Foto: archivio Getty)

Dopo l'incontro è stata comunicata la decisione di formalizzare i rapporti diplomatici "a livello di Nunziatura Apostolica da parte della Santa Sede e di Ambasciata da parte della Repubblica dell'Unione del Myanmar"

Papa Francesco ha avuto un colloquio privato in Vaticano, durato circa venti minuti, con il premio Nobel e ministro degli esteri di Myanmar Aung San Suu Kyi. Subito dopo l'incontro la Sala Stampa della Santa Sede ha annunciato di “stabilire relazioni diplomatiche a livello di Nunziatura Apostolica da parte della Santa Sede e di Ambasciata da parte della Repubblica dell'Unione del Myanmar”.

Aperte le relazioni diplomatiche tra i due stati

"La Santa Sede e la Repubblica dell'Unione del Myanmar, desiderose di promuovere legami di mutua amicizia, hanno deciso di comune accordo di stabilire relazioni diplomatiche a livello di Nunziatura Apostolica da parte della Santa Sede e di Ambasciata da parte della Repubblica dell'Unione del Myanmar". Questo l'annuncio diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede pochi minuti dopo l'incontro tra Papa Francesco e la signora Aung San Suu Kyi, già simbolo della resistenza alla dittatura in Myanmar e per questo insignita del Premio Nobel nel 1991, ma oggi ministro degli esteri del suo paese, simbolo cioè della svolta democratica dell'ex Birmania.

 

 

Uno scambio di doni simbolici

Il Papa, che aveva già incontrato il premio Nobel nel 2013, ha ricevuto Aung San Suu Kyi nel corridoio della Sala del tronetto, come un Capo di Stato. Il ministro, avvolta in un vestito giallo con un sari blu, ha donato al Papa un oggetto in alabastro e lui ha risposto con una medaglia in bronzo che rappresenta un deserto mentre si trasforma in un campo di fiori, con un ramo secco che fiorisce e i cui frutti simbolizzano, sottolinea una nota, “il passaggio dall'egoismo alla condivisione, dalla guerra alla pace, cambiamento che occorre quando gli uomini aprono i loro cuori ai valori autentici di crescita e sviluppo sociale, come un segno dell'impegno che richiesto da parte di tutti”. Il Pontefice ha donato anche le esortazioni apostoliche Amoris laetitia, Evangelii Gaudium e Laudato si.  

 

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