Alatri, 20enne ucciso dal branco. Gli amici sui social: "Giustizia"

Cronaca

I genitori della vittima hanno dato l'ok per l'espianto degli organi. Il giovane è stato ridotto in fin di vita durante una lite per difendere la fidanzata, oggetto di battute pesanti da parte di un giovane albanese, forse ubriaco. Caccia agli aggressori. Appello di Mattarella: "Contrastare le violenze"

Chiedono "giustizia" gli amici di Emanuele Morganti, il 20enne di Tecchiena, in Ciociaria, aggredito da un gruppo di giovani nella notte tra venerdì 24 e sabato 25 marzo nel centro storico di Alatri e morto dopo due giorni di agonia. È iniziata con una lite per difendere la fidanzata, oggetto di battute pesanti da parte di un giovane albanese, forse ubriaco. Poi il pestaggio violentissimo in strada, fuori del locale, aggredito da diverse persone. I medici del Policlinico Umberto Primo di Roma, dove è stato trasportato in eliambulanza e operato, non sono riusciti a salvarlo. Le sue condizioni erano disperate.

 

Il saluto degli amici sui social network - "Un giorno ci rincontreremo. Ma ora giustizia" scrive un'amica sul suo profilo Facebook. "Non si può morire così" sottolinea un altro amico del ventenne. E la foto di Emanuele, sorridente e spensierato, compare sui profili di diversi ragazzi della cittadina accompagnata dalla frase "riposa in pace" e dalla richiesta di giustizia. "Non posso crederci, è una morte assurda", commenta un ragazzo che conosceva bene Emanuele. "Non si può morire così a venti anni", ripete un altro.

 

Dai genitori ok alla donazione di organi – I carabinieri cercano di individuare gli aggressori, tutti più o meno coetanei della vittima, hanno riferito i testimoni. Ci sarebbero alcuni sospettati che vengono interrogati. In particolare si cerca il giovane che avrebbe dato i colpi più devastanti con un grosso oggetto di ferro, forse una spranga o una chiave inglese. Colpi che hanno provocato a Morganti fratture multiple al cranio e alla cervicale, risultate poi mortali. Decine i testimoni e gli amici della vittima ascoltati in caserma: al centro dei sospetti ci sarebbero 9 giovani, italiani e stranieri, che vengono sentiti anche in queste ore dal pm della procura di Frosinone Vittorio Misiti. I genitori della vittima hanno dato l'ok per l'espianto degli organi

 

L'appello di Mattarella - Del terribile episodio di cronaca ha parlato anche il presidente della Repubblica ricevendo al Quirinale i candidati al David di Donatello: "Bisogna contrastare le violenze, come quella avvenuta ad Alatri due giorni fa, e quelle verbali sul web" ha detto Sergio Mattarella facendo appello al mondo del cinema perché aiuti a contrastare, con la diffusione di messaggi efficaci ma anche leggeri "che scuotano le coscienze", i fenomeni di violenza e anche il linguaggio violento che circola sul web.

 

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