Incidente bus Irpinia, consulenti Procura: bulloni barriera usurati

Cronaca
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I periti hanno testimoniato ad Avellino nel processo per la strage dell’autobus precipitato dal viadotto sulla A16 nel 2013, in cui persero la vita 40 persone. “Se i 'tirafondi' fossero stati efficienti avrebbero retto l’impatto”. I tecnici di Autostrade contestano queste conclusioni

Più della metà dei bulloni che assicuravano l'ancoraggio sulla carreggiata della barriera sul Viadotto "Acqualonga" della A16 Napoli-Canosa, è risultata corrosa dal tempo e dagli agenti atmosferici. È questa la conclusione a cui sono arrivati i consulenti tecnici della Procura, chiamati a testimoniare al processo in corso ad Avellino sulla strage del bus precipitato in una scarpata il 28 luglio del 2013, in cui persero la vita 40 persone

 

La metà dei bulloni erano corrosi - I consulenti dell'accusa hanno riferito alla Corte di aver sottoposto i "tirafondi" a prove di forza dalle quali è emerso che poco più della metà dei bulloni è risultata corrosa. "Se fossero stati efficienti - hanno aggiunto - le barriere avrebbero dovuto reggere l'urto del bus" che avrebbe impattato la barriera protettiva del viadotto ad una velocità di circa 103 km/h, con un angolo non superiore a 13 gradi. (TUTTE LE FOTO)

 

Nelle loro deposizioni, i periti dell'accusa hanno anche aggiunto che le barriere installate nel 1987 dalla società Autostrade, avevano superato le prove dinamiche di resistenza, anticipando di qualche anno le normative obbligatorie per il superamento del crash test. (LE IMMAGINI DEI SOCCORSI)

 

Periti Autostrade contestano - La ricostruzione tecnica dei consulenti della Procura, è stata però giudicata "parziale" dai consulenti della società Autostrade, che, come anticipato nelle precedenti udienze, non concordano anche sulla stessa dinamica dell'incidente. (I FUNERALI DELLE VITTIME)

 

La corrosione dei "tirafondi" e la sua evoluzione nel tempo saranno oggetto di ulteriori approfondimenti da parte dei periti della difesa per i quali, proprio nell'udienza dello scorso 17 febbraio, "è stata dimostrata la correttezza delle modalità di progettazione della riqualifica della tratta e delle relative barriere da parte della struttura centrale di progettazione" della società Autostrade.

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