Palme e banani in piazza Duomo, il restyling divide i milanesi

Cronaca

L'iniziativa, sponsorizzata da Starbucks, ha suscitato reazioni contrastanti. Centinaia i messaggi sulle pagine social del Comune, che su Facebook pubblica una foto di fine '800 e parla di "omaggio alla tradizione" 

Piazza Duomo cambia faccia e i milanesi ne discutono, si appassionano e si dividono. L’installazione di palme e banani (foto) sul lato occidentale della piazza simbolo del capoluogo milanese, infatti, ha suscitato reazioni contrastanti tra chi ha apprezzato il tocco esotico e chi lo considera un oltraggio alla tradizione. 

L’iniziativa è legata a un bando del Comune ed è interamente sponsorizzata dal colosso Starbucks, in vista dell’apertura della prima caffetteria italiana, prevista per giugno 2018 nella vicina piazza Cordusio. 

 

Come nell'Ottocento - L’installazione, affidata all'architetto milanese Marco Bay, durerà tre anni. Poi, le piante saranno spostate in altre zone della città. Il Comune ha spiegato che le palme non sono una novità ma una tradizione ottocentesca. Le palme in piazza Duomo, aveva spiegato Palazzo Marino in un post su Facebook, va quindi visto anche come "un omaggio alla tradizione".

 

 

I commenti sui social - I nuovi arrivi sono un tipo particolare di palma che resiste al freddo e la loro installazione ha colpito i turisti che nella giornata dell’inizio dei lavori hanno scattato numerosi selfie per immortalarsi con le piante alle spalle. I commenti sui social ufficiali del Comune di Milano sono stati centinaia. Si va dall’apprezzamento incondizionato alle proteste di chi le definisce “un orrore”. 

 

 

 

Esperti e politici in disaccordo - Anche gli esperti sono divisi. Antonella Ranaldi, soprintendente ai Beni archeologici, Belle Arti e Paesaggio della Città Metropolitana che ha dato parere favorevole all'operazione, dice: “Il verde provocatorio incuriosisce, cittadini e turisti apprezzeranno”. L’architetto Vittorio Gregotti, intervistato da Corriere della sera, l’ha definita “una sciocchezza: uno storico luogo d’incontro non va trasformato in una giungla”.

Polemiche e visioni opposte anche dal mondo politico. Il sindaco Beppe Sala ha postato una foto su Instagram e ha parlato di “una Milano che osa”, lasciando ai commenti il giudizio sul restyling.

 

 

 

Di parere diverso il leader della Lega Matteo Salvini che su Twitter ha dichiarato: “Follia. Mancano sabbia e cammelli, e i clandestini si sentiranno a casa”. 

 

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